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Anno 3, numero 1, giugno 1996



periodico di informazione dell'istituto dei ciechi francesco cavazza

usare le nuove tecnologie per andare oltre le meschinita' quotidiane

anno terzo n. 1 - giugno 1996 - spedizione in abb. post. / 50 -
redazione di via castiglione, 71 - 40124 bologna

cari lettori,
a partire da questo numero della rivista, guarderemo "oltre" insieme. e'
legittimo chiedersi: "oltre" che cosa? ebbene il nostro desiderio e il
nostro intento - dell'istituto cavazza, mio, della redazione sono quelli
di contribuire su queste pagine ad una maggiore comprensione di tanti
piccoli e grandi problemi degli uni e degli altri; ad una piu' ampia
conoscenza di realta' che magari ci sono vicine, ma alle quali non
abbiamo prestato abbastanza attenzione; ad una ulteriore informazione su
personaggi ed eventi del nostro tempo. programma ambizioso, si dira'. e'
vero. ma noi lo affrontiamo con estrema modestia, accompagnata da un
sincero entusiasmo, perche' ci piace pensare che attraverso la rivista
possa crearsi una rete piu' vasta di amicizie e di condivisione di
sentimenti. di "vedere oltre" abbiamo addirittura ridotto il formato:
desideriamo non essere invadenti , ma avere una dimensione "facile", da
piccolo vademecum che puo' fare compagnia, senza ingombrare. partiamo,
dunque, insieme con la volonta' di migliorare e per questo, chiediamo a
chi ci leggera', critiche e suggerimenti: "oltre" ci sono anche la
collaborazione, la solidarieta' e l'amicizia , indispensabili per
allargare gli orizzonti mentali e spirituali. paola rubbi

SOMMARIO

voglia di partecipazione
ernesto dini  pag. 3

la ipovedenza
renato medurri pag. 5

l'informazione al servizio dei non vedenti
alberto borghi pag. 8

calendario scolastico per l'integrazione
antonio marchello pag. 10

musica dietro l'abside
elisabetta pasquali pag. 13

alla scoperta della valle del reno
paola rubbi pag. 14

comitato d'onore.

l'istituto cavazza ha costituito un comitato d'onore al quale hanno
aderito importanti personalita' della comunita' cittadina bolognese, per
manifestare cosi' la loro solidarieta' e il loro sostegno morale nei
confronti dell'istituto e del suo operato.

stefano borghi presidente associazioni industriali, provincia di bologna.
giorgio guazzaloca presidente della c.c.i.a.a. e della ascom.
enzo mosino prefetto di bologna.
vittorio prodi presidente della provincia di bologna
fabio roversi monaco magnifico rettore dell'universita' di bologna.
filippo sassoli de bianchi presidente della fondazione cassa di risparmio di bologna
pierluigi stefanini presidente della lega provinciale delle cooperative
walter vitali sindaco di bologna.

comitato scientifico
mario barbuto, andrea canevaro, rodolfo cattani, aldo costa, gianni fuca', eustacchio lo perfido, renato meduri, emilio rebecchi, vittorio capecchi.

redazione
direttore responsabile: paola rubbi - capo redattore: antonio marchello
angelo aiello, maurizio cocchi, cosetta mignani, elisabetta pasquali, giorgio tonelli, pier michele borra, ernesto dini, mario barbuto, maura de angelis.
foto e ricerca fotografica tommaso saredo
realizzazione grafica virtual coop s.c.a.r.l. cooperativa sociale, vialealdomoro,16 - bologna
stampa litosei s.r.l., via belllini 22/4 - rastignano (bologna)

voglia di partecipazione

romanoprodi incontra gli elettori per una nazione civile e solidale (aprile '96)

ernesto dini

nel clamore, spesso confuso e scomposto, della campagna elettorale in
vista della competizione per il rinnovo del parlamento italiano, si leva
chiara e forte la voce degli handicappati bolognesi per reclamare il
rispetto del loro diritto allo studio, al l questi i problemi affrontati
in un incontro svoltosi il 5 aprile nell'aula absidale dell'universita'
di bologna tra le associazioni ed i movimenti dei disabili ed i
candidati dell'ulivo albertina soliani, giancarlo pasquini e romano
prodi, leader del centr dopo un intervento di albertina soliani che ha
illustrato i contenuti e gli obiettivi del programma dell'ulivo e le
ragioni che hanno portato all'alleanza del centro-sinistra, gli ospiti
sono stati investiti da una raffica di domande puntuali e pungenti d

universita' degli studi di bologna
cattedra di ottica fisiopatologica
(direttore: prof. r.meduri)

la ipovedenza
conoscerne i problemi per gestirla correttamente

acquisizioni biologiche in continua evoluzione, protocolli terapeutici e
preventivi sempre piu' razionali, hanno comportato negli ultimi decenni
una confortante riduzione della cecita'. paradossalmente sono invece in
continuo aumento i casi di riduzione vis trattasi di situazione che
interessa piu' frequentemente soggetti anziani ed in tal senso l'aumento
di tale patologia e' giustificato dal netto allungarsi della vita media:
per il 2000 e' prevista una vita media per le donne di 100 anni! la
situazione di ipovedenza pone problematiche di diretto interesse sociale
in quanto il soggetto ipovedente, specie se anziano, subisce la sua
menomazione in maniera drammatica, spesso ancor piu' drammatica del
non-vedente. cio' puo' meravigliare quando si di fatto la visione, quale
evento cosciente, e' da ritenersi un fenomeno culturale. il neonato
guarda ma non vede, perché il suo cervello non ha ancora imparato a
riconoscere il mondo come e', in quanto manca del patrimonio della
memoria visiva che via via nel soggetto adulto per accedere al serbatoio
cerebrale visivo l'immagine che giunge dal mondo esterno deve possedere
dei codici di accesso rappresentati dall'insieme dei particolari
dell'immagine percepita: quando guardiamo un volto l'occhio invia al cer
e' cosi' comprensibile come la visione dell'ipovedente sia
sostanzialmente ansiogena, con richiesta ossessiva di lenti correttive
piu' forti. la situazione non e' completamente comprensibile da parte
dei parenti che, rilevando la buona autonomia ambientale d quale
l'atteggiamento corretto di fronte ad una ipovedenza? e' necessario
intervenire su due fronti: su quello ottico-correttivo al fine di
migliorare il piu' possibile le capacita' percettive, e quello
neuropsicologico volto a ottimizzare le capacita' integ per quanto
attiene gli ausilii ottici per ipovedenti, i mezzi piu' adottati sono
quelli che utilizzano sistemi ingrandenti refrattivi o elettronici
(diapo 1); ciascuno di essi ha peculiarita' operative che devono essere
armonizzate agli specifici interessi ancora in fase di sperimentazione,
ma con buone prospettive future, l'adozione di microtelecamere con messa
a fuoco automatica in grado di proiettare immagini o particolari
adeguatamente ingranditi su schermo inserito su normali occhiali. lo
sfruttamento reale di qualsiasi mezzo ingrandente prevede tuttavia un
razionale assoggettamento che permetta al paziente di acquisire
sufficienti nozioni sull'uso del mezzo e soprattutto permetta di
potenziare le capacita' di adattamento del cervello, c anche se dopo la
nascita il cervello mantiene una sostanziale stabilita'
nell'organizzazione fondamentale, alcuni dettagli strutturali e
funzionali della corteccia mantengono una certa plasticita' anche in
eta' avanzata. su queste aree plastiche il succeders e' dimostrato che
anche a 80 anni si puo' indurre la formazione di nuove sinapsi
connettenti neuroni di circuiti nuovi, cosiddetto circuito locale,
responsabili della codificazione di una specifica esperienza e memoria.
si tratta di un vero e proprio proce le problematiche sono di fatto
assai piu' complesse, sia per quanto riguarda i sistemi ingrandenti, sia
per le fenomenologie neuro-psicologiche di adattamento. a riguardo non
e' escluso che un ausilio di non secondaria importanza possa derivare
dalla sommin quanto brevemente illustrato giustifica una gestione
multidisciplinare dell'ipovedente: solo dalla collaborazione coordinata
di psicologi, oculisti ed optometristi si puo' giungere a protocolli
individuali ottimali. molti centri universitari, a genova, mil

vantaggi

1.tele ingrand.: ottici elettronici
dist. lavoro, ingrand., binoc.
dist. lavoro, ingrand., binoc. + versat. scrittura (uso semplice, vis. normale)
2.occhiali iperc.
estetica, campo, costo, semplicita', normalita' uso
3. teles. afocale (lontano)
unico sistema (oltre tv) binoc. anche 10x
4.lenti mano.
semplice uso, costo, alto x, campo
5. loupes per testa
semplice uso, costo, mono/bin. campo, distanza, scrittura
6.telescopio vicino
binoculare, ingrand. + distanza lavoro, scrittura, varie distanze

svantaggi

1.tele ingrand.: ottici elettronici
lumin. ingombro
ingombro, costi, abitudini
2.occhiali iperc.
binoc., sino 16 d distan. lavoro
3.teles. afocale (lontano)
solo fermi, estetica
4.lenti mano.
monoc., no scrittura
5.loupes per testa
dist. lavoro, ingrandimento, estetica
6.telescopio vicino
costo, estetica, abitud. campo

l'istituo cavazza e laredazione di vedere oltre ringranziano sentitamente quanti, ricevendo la rivista, hanno risposto concretamente all'apppelloper una raccolta di fondi a favore dei ciechi.
gli amici del "cavazza"
un particolare ringranziamnto alla sig.ra iole fava di bologna per la generosa recentissima donazione fatta all'istituto cavazza peronorare la memoria  della sorella maria.


l'informatica al servizio dei non vedenti
alberto borghi

l'informatica conosce un irrefrenabile sviluppo che non poteva non
arrecare vantaggi anche a chi soffre di handicap fisici. l'osservazione
non e' sfuggita all'acostud, l'azienda per il diritto allo studio che
esplica la propria azione nell'ambito universitario. nel 1992 l'acostud
vara un progetto che mira a colmare i vari gap che impediscono agli
studenti gravati da handicap fisici di godere al meglio degli apparati e
dei servizi universitari. da un censimento svolto nelle sedi regionali
dell'alma mater, emerge un cospicuo numero di studenti non vedenti, per
i quali l'acostud avvia un piano d'intervento. in tal modo, ai ragazzi
viene garantita la possibilita' d'alloggio all'interno delle strutture
acostud, o l'assistenza per gli studenti dotati di proprio appartamento.
piu' recentemente viene individuato un altro strumento di cui dotare gli
studenti: un computer in grado di leggere documenti o normali pagine di
libri. questo grazie ad uno scanner, che viene azionato in modo molto
semplice, o con l'aiuto di personale acostud, o direttamente dagli
studenti una volta impratichiti. va detto che, in principio, l'ascotud
aveva pensato di fornire un computer ad ogni studente non vedente, con
la formula del comodato gratuito. si e' poi optato per un unico computer
locato in una apposita saletta, all'interno del collegio irnerio, in
piazza puntoni. il vantaggio garantito da questo sistema informatico
consiste nella fonetizzazione del testo scannato, che avviene grazie ad
un paio di casse acustiche inserite nel computer. inoltre, il contenuto
del documento puo' essere salvato su un dischetto; in tal modo, lo
studente ha la possibilita' di riutilizzare le informazioni del
dischetto sul proprio computer, comodamente, in ogni momento. la
lodevole iniziativa dell'acostud, patrocinata dalla dottoressa mondin,
non poteva non ottenere il consenso e l'appoggio dell'istituto cavazza.
il software necessario per far funzionare il sistema informatico
proviene, infatti, proprio dall'istituto di via castiglione.
l'esperienza secolare accumulata dal cavazza costituisce un
indispensabile punto di riferimento per tutti coloro i quali s'imbattono
nel mondo dei non vedenti. ed e' per tale consapevolezza che l'istituto
cavazza ha predisposto una convenzione che ha come destinatari gli enti
locali. il cavazza offre tutta la propria esperienza, unitamente agli
strumenti ed alle fonti informative, a tutti quegli enti che ne facciano
richiesta. un conto, infatti, e' affrontare le problematiche dei non
vedenti ex abrupto; un altro, ovviamente, e' farlo con l'aiuto di un
background di conoscenze che comportano interventi mirati e diretti. va
detto che, per il momento, nessuno ha aderito alla convenzione proposta
dal cavazza; non ci e' dato sapere il perché. sicuramente non si puo'
sperare in altre lodevoli iniziative quali quelle dell'acostud, lodevoli
in quanto spontanee. vi e' da augurarsi che la sensibilita' per i
problemi di una minoranza non sia proporzionale alla quantita' di voti
che i componenti di questa comportano...

cgil
confederazione generale italiana del lavoro emilia romagna 40122 bologna via marconi 69, tel. 051/294011 fax 051/251055

la cgil e' il sindacato dei diritti e della solidarieta', impegnato in
una battaglia democratica contro l'esclusione e contro ogni
discriminazione, per il superamento di tutte le barriere,
architettoniche e culturali. a partire dai luoghi di lavoro fino
all'idea dello stato sociale, la cgil rifiuta logiche assistenziali e
sostiene invece il pieno inserimento dei disabili nella vita civile e
sociale ordinaria, di tutti i giorni. serve allora sperimentare, con
l'ausilio di strumenti e mezzi adeguati, l'inserimento di ragazzi e
ragazze non vedenti nei normali percorsi formativi; serve un aiuto per
creare una condizione di pari opportunita' anche nelle piccole cose
quotidiane, per l'affermazione di una autonomia difficile ma non
impossibile; serve una formazione adeguata per gli insegnanti e la
costruzione di un ambiente piu' favorevole sul lavoro. su questa linea
si muove la cgil, il sindacato "naturalmente solidale".

calendario scolastico per l'integrazione
i tempi e la responsabilita' delle operazioni da compiere
antonio marchello
questo lavoro e' frutto della collaborazionedi un gruppo di insegnanti specializzati coordinato dal prof. antonio marchello, componenti del gruppo sono,in ordine alfabetico : claudio bonazzi, roberta casadei, maria ascenza cuglia, maria claudia fabbiani, massimiliano malivindi, lindamigliori,l teresa rossano.

parole come programma, programmazione nella scuola sono parole
ricorrenti, familiari. esse appartengono prevalentemente al linguaggio
della professione docente e non di rado creano imbarazzo ai non addetti
ai lavori (genitori, studenti, ecc.) quando prestandosi a molteplici
interpretazioni, vengono adoperate come scudo dietro il quale nascondere
difficolta' organizzative se non vere e proprie inefficienze individuali
o collettive. programma, programmare dal punto di vista linguistico
significano: - enunciare verbalmente o per iscritto cio' che e'
necessario o che ci si propone di fare. piu' semplicemente significano -
scrivere prima -. nella programmazione educativo-didattica, tra le altre
cose, notevole importanza assumono il tempo e la responsabilita' di chi
programma. rispetto alle operazioni riferite ad alunni in situazione di
handicap il tempo della programmazione e le responsabilita' diventano,
allora, momenti essenziali visto che piu' soggetti sono chiamati a
collaborare alla definizione di un programma per alunni "deboli" le cui
responsabilita' sono equamente ripartite tra genitori, personale degli
enti locali, delle aziende delle usl, nonché il personale della scuola
nelle figure dei singoli docenti o degli organi collegiali. ecco,
allora, uno scadenzario che raggruppa schematicamente le operazioni che
ad un insegnante specializzato non possono assolutamente "sfuggire" e
che si presenta come un valido promemoria per le famiglie degli alunni
in situazione di handicap o per il personale non docente che pure con
l'handicap hanno a che fare. esso e' strutturato in quattro blocchi
temporali: settembre/ottobre; novembre; febbraio; marzo/aprile. per ogni
blocco sono indicate le operazioni da eseguire, i responsabili nonché le
leggi di riferimento. lo scadenzario si presenta, dunque, come una
grande cornice all'interno della quale singole professionalita' possono
collocare lo specifico della loro azione sia essa di natura
amministrativa, sia essa educativo-didattica.

scadenzario delle operazioni riferite ad alunni
in situazione di handicap
settembre / ottobre
operazione responsabili riferim. legis.

costituzione dei preside l. 104, 5/2/92
gruppi di studio art. 15 c. 2
per l'integrazione scolastica

costituzione collegio docenti
commissione handicap

nomina docente
referente

aggiornamento del profi- consiglio di classe, l. 104, 5/2/92 lo dinamico funzionale - doc. specializzato, art. 12 c. 8
per gli alunni iscritti - unita' multidisciplinare per la prima volta

stesura profilo dinamico- consiglio di classe, dpr 24/2/94
funzionale per gli alunni - doc. specializzato, art. 4 c. 1iscritti per la prima volta	- unita' multidisciplinare

progettazione attivita' collegio docenti;
integrative consigli di classe;
gruppo di studio;
docenti specializzati.

convenzione per preside / enti locali
progetti integrati

convenzione per  preside / enti locali
accompagnatori

definizione dei consiglio d'istituto
criteri di precedenza
relativi alle iscrizioni

novembre

formulazione piano  consiglio di classe; dpr 24/2/94
educativo personalizzato docenti specializzati; art. 5 c. 4
(pep) genitori;
unita' multidisciplinare.

consegna pep consiglio di classe
ai genitori

scadenzario delle operazioni riferite ad alunni
in situazione di handicap

28 febbraio
operazione responsabili riferim. legis.

iscrizioni- genitori c.m. 363/94
- tutore

controllo certificazione	preside

se la famiglia espressa - genitori c.m. 363/94 mente rifiuta di produrre - tutore punto 3.2
la certificazione, l'alunno
non puo' in alcun modo
condiderarsi in
situazione di handicap

presentazione della - genitori c.m. 363/94
diagnosi funzionale, - tutore punto 3.1
secondo le modalita' del
dpr 24/2/94

in assenza della d.f. e in c.m. 363/94
via provvisoria:
- certificato dello specialista
  o dello psicologo

entro 10 giorni dall'iscrizione

invito alle famiglie preside

in assenza di certificazione, preside, sentito il c.m. 363/94
avviso scritto alla consiglio di classe punto 3.2
famiglia (o tutore) a
produrla

in pressenza di parere ne- c.m. 363/94
gativo della usl non puo' punto 3.1
essere effettuata alcuna
iscrizione agli studi:
- tecnici;
- professionali;
- artistici;

verifica soprannumerari- preside
- collegio docenti

verifica progetti- gruppo di studio per
particolari  l'integrazione scolastica

scadenzario delle operazioni riferite ad alunni
in situazione di handicap
marzo/aprile
operazione responsabili riferim. legis.

contatti scuole di  provenienza per il preside: doc, referente
- incontri tra docenti specializzati;
- incontri consigli di classe;
- incontri referenti;
- acquisizione materiale
    informativo-didattico

contatti con usl doc. referente
- indicazioni referenti;
- prima valutazione tipologia handicap;
- acquisizione diagnosi funzionale

riunioni gruppo di lavoro doc. referente
- individuazione della classe in
relazione alla tipologia dell'handicap
e alle necessita' didattiche;
-individuazione delle risorse necessarie:
* strumentazione didattica;
* docenti specializzati;
*  educatori;
* accompagnatori;
* trasporto;
* locali

contatti comune doc. referente
- richiesta personale necessario;
- richiesta interventi particolari

contatti provincia doc. referente
progetti integrati


i martedi' estate

musica dietro l'abside

elisabetta pasquali

sara' un repertorio estremamente eterogeneo quello che caratterizzera'
l'appuntamento di quest'anno con i martedi' estate, la rassegna musicale
che da anni ormai costituisce un appuntamento abituale per la citta' di
bologna, nel mese di luglio. i quattro concerti, organizzati dalla
cooperativa i martedi' in collaborazione col centro san domenico, si
terranno come di consueto nella suggestiva cornice della piazzetta delle
absidi, a ridosso della basilica di san domenico. ad inaugurare la
rassegna il 2 luglio il programma prevede lo spettacolo "antiche note
dell'emilia", un concerto del celebre coro stelutis, che proprio in
quest'occasione festeggera' il 50° anniversario della fondazione,
proponendo, momenti fondamentali del proprio percorso artistico che da
sempre affonda le sue radici nella piu' schietta tradizione vernacolare
emiliana. il 9 luglio sara' poi la volta del klezmer, gli originalissimi
canti popolari che sin dall'epoca medioevale accompagnano la vita
comunitaria del popolo ebraico, alternando profonda, malinconia ad
un'esuberante ironia. protagonista della serata il gruppo dire gelt, una
formazione di sei elementi il cui principale intento e' proprio quello
di ricreare quell'atmosfera che rende la musica klezmer unica nel suo
genere. ancora di anniversari si parla con il concerto del 16 luglio e
con i cameristi di sulmona che proporranno un omaggio a francesco paolo
tosti nel 150 della nascita. l'orchestra, con due solisti vocali,
presenta tutti i volti del compositore abruzzese: dalla ricerca sui
canti popolari a un gruppo di romanze su testo di gabriele d'annunzio,
fino ai piu' recenti songs inglesi. a concludere la rassegna il 23
luglio sara' la ricostruzione piu' autentica di un'originalissima festa
barocca, ad opera di ben quattro gruppi: la cappela musicale genuense
(parte strumentale), il collegium vocale monilia (voci e coro), le
gratie d'amore (danze e balli) e infine la compagnia d'armi flos
duellatorum (parti coreografiche), tutte espressioni della migliore
tradizione folkloristica ligure, rivisitata attraverso una ricca
documentazione inedita riscoperta all'interno di archivi pubblici e
privati.

2 luglio antiche note dell'emilia

9 luglio klezmer canti popolari

16 luglio omaggio a francesco paolo tosti

23 luglio festa barrocca

per informazioni e prenotazioni: cooperativa i martedi' tel. 051/232093.


itinerario

alla scoperta della valle del reno

paola rubbi

immersi nei boschi, chiesette, santuari, borghi e casali spaziano sul
corso del vecchio fiume e sulle pendici dei monti circostanti. una valle
antologica. si puo' dire? bhe', se si puo' dire, la valle del reno e'
antologica perché racconta, in una settantina di chilometri, una storia
antica di civilta', i processi di conquista scientifica dell'uomo, le
testimonianze degli orrori e dei sacrifici che la guerra porto' nel '44,
lo sviluppo dell'economia da puramente agricola in artigianale e
industriale. con modeste deviazioni, consente di immergersi nei boschi e
salire a chiesette e santuari eretti nei secoli passati in ancor oggi
solitarie posizioni da cui si spazia sul corso del vecchio fiume e sulle
dolcissime pendici dei monti circostanti disseminati di borghi, casali e
campanili. e' casalecchio di reno il centro da cui si diparte l'ultimo
tratto della strada statale porrettana, croce e delizia degli
automobilisti: ameno e variato il paesaggio, curvilineo e piuttosto
stretto (nonostante modifiche e allargamenti operati negli anni) il
tracciato vario che all'inizio costeggia quella suggestiva rupe a
strapiombo sul fiume che ha dato nome al paese successivo: sasso
appunto, teatro di uno degli avvenimenti che hanno aperto nuove
frontiere all'uomo e alla scienza. fu qui, infatti, in frazione
pontecchio che guglielmo marconi, nel 1895, trasmise quel primo segnale
radio, da cui ebbe inizio una nuova era, non solo nelle comunicazioni.
oggi la villa, sede della fondazione e di un museo marconiano, sovrasta
il mausoleo dedicato allo scienziato bolognese. e la strada prosegue
verso una zona di maggior respiro ambientale, una piana dolce nella
quale gli etruschi costruirono il loro forse piu' famoso centro
mercantile, una citta' che piano piano viene alla luce, mentre sul colle
si scoprono acropoli e necropoli: e' misa, il fascino di un popolo
ancora per tanti versi misterioso, pietre e scavi, nel verde. nel
piccolo museo oggetti, suppellettili, arnesi di lavoro. c'e' da
ricostruire una civilta', mentre e' tragicamente facile ricostruire,
pochi chilometri piu' avanti, la barbarie bellica con gli struggenti
ruderi ove furono riesumate le stragi di monte sole, memorie silenziose
nel silenzio dei boschi e dei pianori dell'appennino. di quell'appennino
che fu retto dai capitani della montagna, dei quali restano ricordo e
sede (ricostruita, questa, dopo, le distruzione di guerra) nel centro di
vergato, un paese che pare abbia dato il nome ad un tipo di stoffa,
usato per abiti modesti, camicie da lavoro: il vergatino. a questo
punto, forse vale la pena di una sosta gastronomica: e' terra di
zuccherotti, tipici dolci della montagna, di castagnaccio e di
crescentine. uno spuntino, per poi proseguire verso riola, dominata
dalla originale costruzione (di aspetto fiabesco) eretta a fine '800 da
un medico omeopata: la rocchetta mattei, ai cui piedi sorge una delle
piu' note espressioni dell'edilizia sacra moderna: la chiesa di alvar
aalto, che sembra prendere l'acqua del fonte battesimale direttamente
dal fiume che la lambisce. riola, alla confluenza del reno con il
limentra, consente, con un percorso di pochi chilometri (7-8) di
tuffarsi in eccezionali atmosfere del passato: a levante il borgo
medioevale della "scola" fedelmente restaurato, il paese di campolo
(patria degli scarpellini e terra di rinomati tartufi), il santuario
duecentesco di montovolo che domina la valle. a ponente ca' costonzo,
medievale costruzione, visitabile con preavviso. poi, ormai al termine
del viaggio, porretta terme, centro termale di antichissime origini,
sviluppatasi intorno al nucleo plurisecolare, disteso ai piedi del monte
della croce. gli impianti terapeutici di avanguardia convivono con le
vecchie botteghe che offrono i funghi della zona, i formaggi locali, le
produzioni artigianali del posto e, con una serie di moderne
infrastrutture sportive, industriali, di servizi. l'emilia romagna e'
ormai al limite con la toscana. ancora qualche chilometro (3) e ponte
della venturina fa da confine: di qua dal ponte si parla emiliano, di
la' toscano. non e' una storia. e' vero. basta venire a controllarla.

informazioni utili
fondazione marconi - villa grifone, pontecchio marconi
tel. 051/846222 - 846121

museo pompeo aria - misa, marzabotto
tel. 051 - 932353

pro loco vergato - tel 051 - 6740252

pro loco marzabotto c/o municipio p.zza xx settembre, 1
tel. 051/932803

i.a.t. porretta terme c/o municipio - tel. 0543 - 22021


dall'antichita' ai nostri giorni figure mitiche di veggenti: omero, borges, augusto romagnoli, andrea bocelli, hanno aiutato l'umanita' a vedere oltre.

un gesto di solidarieta' per assicurare ai non vedenti il diritto delle pari opportunita'. pari opportunita' che si ottengono con un'adeguata preparazione che permetta ai ciechi di convivere autonomamente con il proprio handicap. e' trasformarlo in servizio alla societa'.

istituto dei ciechi francesco cavazza
via castiglione, 71 - 40124 bologna tel. 051-33.20.90 - fax 051-33.26.09
c/c postale n. 16386401

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Tel: +39 051.33.20.90 -  Fax: +39  051.33.26.09

Mail: istituto@cavazza.it

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