Sabato 22 Marzo 2014 si è tenuto presso l'Aula Magna dell'Istituto dei Ciechi F. Cavazza il primo Corso Teorico 24 Pratico sulla metodica di screening per l'ambliopia "Amgo". Il progetto, condotto dall'Istituto Cavazza a livello nazionale, ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Salute e ha lo scopo di sensibilizzare cittadini e istituzioni sull'importanza della prevenzione visiva dell'ambliopia.
L'ambliopia, detta anche "occhio pigro", consiste in un ridotto sviluppo della funzione visiva in uno o in entrambi gli occhi e ciò si verifica a causa di un difetto visivo presente nella prima infanzia, periodo durante il quale, si compie lo sviluppo e la maturazione del sistema visivo. Le cause più comuni di ambliopia sono lo strabismo ed i vizi di refrazione come ipermetropia, astigmatismo e miopia non corretti. Il rischio di sviluppare ambliopia, a causa di una patologia oculare non curata, è presente nei primi 7-8 anni di vita ossia durante il periodo plastico di sviluppo del sistema visivo.
La diagnosi e il trattamento devono quindi avvenire in questo lasso di tempo in cui il sistema visivo è ancora suscettibile di modificazioni e miglioramenti se trattato correttamente. La prevalenza dell’ambliopia varia a seconda delle statistiche da 1.6 a 3.6% della popolazione ma se intercettata per tempo è assolutamente recuperabile. Come detto, una diagnosi tardiva potrebbe precludere il buon esito della riabilitazione, è quindi importante controllare il bambino ogni qualvolta si sospettino problemi visivi. Però, anche in assenza di questi ultimi, è di primaria importanza una valutazione non oltre i tre anni di etá. Oggi, grazie anche all'innovazione tecnologica, gli strumenti a disposizione dell'ortottista e dell'oculista danno la possibilitá di valutare al meglio bambini anche in tenera etá.
La metodica utilizzata nel progetto Amgo permette di fare screening visivo anche in bambini di solo un anno di vita. Durante il Corso, i partecipanti giunti all'Istituto Cavazza da tutta Italia hanno potuto ascoltare i contributi dei vari esperti intervenuti e assistere alle visite ortottiche di screening che hanno coinvolto in questa occasione due quartieri della Cittá di Bologna: Quartiere Santo Stefano e Quartiere San Vitale. L'auspicio è che chi ha potuto vivere questa esperienza possa contribuire ad espanderla per arrivare assieme a sconfiggere questa patologia dell'infanzia che attraverso la prevenzione è assolutamente evitabile.