Come ama una persona cieca? Come ama una persona che non vuole essere vista? Come ama una persona che sfrutta le debolezza altrui? L’autore ha intitolato questo suo libro “Amore cieco” ma avrebbe potuto chiamarlo debolezze umane o persone sole perché la cecità intesa come impossibilità di vedere con gli occhi, non è la caratteristica predominante del libro. Certamente il co- protagonista , Mr. Armitage, è una persona diventata cieca e lasciato dalla moglie proprio a causa della malattia. È un ricco, intelligente e apparentemente distaccato, avvocato che usa il bastone bianco solo a Londra mentre nella propria tenuta di campagna, si muove con assoluta naturalezza. L’altra co-protagonista, Mrs. Johnson, è la sua assistente e nasconde un segreto, una cheratosi cioè una grande macchia ispessita che le deturpa il torace e la schiena. Sempre tenuta nascosta, non l’aveva “confessata “ neppure al marito che proprio per questo (per la macchia o perché non glielo avesse rivelato?) aveva divorziato durante lo stesso viaggio di nozze. Altro personaggio, è Mr. Smith, un infido mistico guaritore. Egli sfrutta la cecità di Armitage per arricchirsi e scopre la macchia epidermica della Johnson un giorno che lei, ritenendo di non essere vista, prendeva il sole svestita vicino alla piscina. Smith non glielo dirà, lasciandola appositamente nell’ansia del dubbio di essere stata o meno scoperta in questa propria vergogna e fragilità. Eppure questo piccolo uomo , che vive sulle speranze e credulità delle persone, riesce a dire alla Johnson: “ Non voglio sentirla dire che questo posto piace a Mr. Armitage anche se non lo vede. Non lo inchiodi alla sua cecità. Lo frenerà. Lui lo vede.” I protagonisti vengono chiamati sempre e solo per cognome preceduto da Mr. e Mrs. come per dare ancora più anonima freddezza ai personaggi ma ognuno di loro racchiude forza e debolezza ed è combattuto fra questi due aspetti. Armitage e Johnson diventano amanti e lei è in ansia perchè non sa se lui si è accorto della macchia; lui è geloso perché l’ex marito di lei l’ha potuta vedere anche con gli occhi mentre lui può conoscere il suo corpo solo con le mani. Altre frasi rischiarano i dubbi che questo libro pare voler insinuare nel lettore: Johnson “se proprio vuoi sapere cosa sono la vergogna e l’orgoglio, prova a sposare qualcuno a cui il tuo corpo fa schifo” o, in un altro contesto, Armitage dice” se tu non vedessi, è dell’umiliazione che avresti più paura”. Amore, vergogna, gelosia, mancanza di fiducia in se stessi, paura; sentimenti che si nascondono e si rincorrono nei protagonisti e che sono alla base del racconto, ma che possono essere anche in ognuno di noi. Come termina il romanzo? E’ poi così importante saperlo?