Convegno Amgo Napoli

Grazie alle nuove tecnologie è possibile agire su una ampia parte di popolazione per fronteggiare numeri che le stime della sola branca oculistica dicono in preoccupante aumento
Federico Bartolomei

"Intelligenza artificiale e tecnologie digitali al servizio della prevenzione e riabilitazione visiva” è stato il titolo della sesta edizione del Convegno AMGO (a me gli occhi), organizzato dall’Istituto Cavazza congiuntamente all’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e con il patrocinio dell’Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità.

La città di Napoli, il 13 e 14 Maggio scorso, è stata per due giorni la cornice di un grande evento: finalmente dopo mesi si è tornati ad un incontro in presenza, capace di richiamare oltre 300 fra oculisti e ortottisti provenienti da tutta Italia che si sono sommati ai circa 1000 contatti registrati durante la diretta Facebook.

L’argomento delle nuove tecnologie in ambito medico è oggi all’ordine del giorno, soprattutto dopo la crisi dovuta alla Pandemia Covid-19 che, ha messo a dura prova le strutture sanitarie del nostro Paese. Si sente forte l’esigenza di potenziare le dotazioni tecnologiche a disposizione di medici e professionisti sanitari che, si trovano a dover risolvere al meglio le criticità attuali e nello stesso tempo a prepararsi per fronteggiare l’urto di numeri che le stime ci dicono, parlando della sola branca oculistica, in preoccupante aumento nei prossimi anni.

Le tendenze demografiche mostrano un progressivo e costante invecchiamento della popolazione con conseguente aumento delle malattie legate all’età; in questo ambito le tecnologie digitali possono essere ben applicate e stanno mostrando una buona affidabilità in termini di costo-efficacia. Studiare una foto del fondo dell’occhio raccolta ed elaborata in pochi secondi durante uno screening, senza neanche dilatare la pupilla, può permettere di fare prevenzione visiva su ampi numeri di persone. La procedura

diventa particolarmente efficace se rivolta ad esempio a pazienti affetti da malattie sistemiche di carattere cardiovascolare o metabolico come il diabete che pone a rischio di sviluppare una retinopatia.

Fra i vari contributi portati dai vari esperti, si è discusso molto di riabilitazione visiva a distanza, tema quest’ultimo che vede il Cavazza fra le strutture

all’avanguardia in italia.

L’istituto da anni studia e sviluppa soluzioni informatiche applicate alla educazione e riabilitazione visiva fra cui programmi specifici che permettono ai pazienti di svolgere a casa parte delle attività. Questa possibilità permette da un lato di ridurre gli spostamenti delle persone che altrimenti dovrebbero raggiungere il centro più volte e dall’altro favorire un lavoro quotidiano in grado di velocizzare il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

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