Ricorderemo questi ultimi anni perché abbiamo vissuto un tempo altro rispetto a quello passato in precedenza, un tempo sospeso. Personalmente li ricorderò anche perché lungo questo periodo, come Istituto dei Ciechi F. Cavazza abbiamo sviluppato un progetto per un luogo al quale abbiamo dedicato particolare attenzione: il giardino degli Angeli.
Il giardino non è un luogo naturale, non è uno spazio dove elementi minerali, vegetali e animali crescono liberamente. Il giardino è un luogo prima di tutto curato, nel senso di essere stato pensato, voluto e soggetto a costanti cure perché abbia sempre fioriture. Il giardino ha piante selezionate, curate nella scelta, curate nella loro crescita e si sviluppa intorno a una idea, svolge un tema.
Il giardino degli Angeli è stato creato da Antonella e Valerio a Castello, come viene chiamata Castel San Pietro dai suoi abitanti.
Lo hanno creato con l’aiuto di “meravigliosi amici” a partire dalla perdita della loro figlia Sara che a soli 14 anni li ha lasciati a causa di una malattia.
La parola cura assume quindi ulteriori significati: cura per le piante ma anche cura attenzione verso il tema delle malattie rare. È diventato il luogo dove si raccoglie, con cura, una attenzione verso altri ragazzini, bambine, figli e figlie che hanno interrotto la vita prematuramente a causa di queste malattie. Il progetto che abbiamo sviluppato ha l’obiettivo di rendere accessibile per persone con disabilità visiva questo giardino che è nato già sotto il segno dell’inclusione.
Il progetto sostenuto anche dal FAI - Fondo Ambiente Italiano e da Banca Intesa San Paolo, consiste nella creazione di elementi che permettono di entrare all’interno del racconto che si sviluppa nel giardino e di comprenderne il valore di cura. Il giardino è un piccolo universo mondo che contiene la meraviglia vista con lo sguardo di Sara, la figlia. Uno sguardo fatto di molti sensi e sensibilità, non di sola vista. Per questo motivo per il giardino non ci siamo limitati a fare una mappa tattile ma sono state impiegate tecnologie digitali per la visita in autonomia per entrare nel racconto che contiene. Mappe tattili, APP, tecnologia beacon, qr-code si affiancano al grande tema di fondo del giardino: esplorare la natura in compagnia del giardino per riscoprirsi sensibili verso ciò che ci circonda, verso quel senso di meraviglia che è contenuto in ogni vita.