MUSEO TOLOMEO: tra STORIE, ARTI e TECNOLOGIE
Un ambiente tra installazione intermediale interattiva e arte ambientale, dove raccontare in forma emozionale la storia dell’Istituto dei Ciechi “Francesco Cavazza”, attraverso il patrimonio degli oggetti usati nel corso degli anni.
TOLOMEO: perché mette al mondo un modo diverso di guardare il mondo
STORIE: perché le persone fanno i luoghi e i luoghi fanno le persone
ARTI: perché la conoscenza è veicolo di libertà
TECNOLOGIE: perché la tecnica è innovazione e al contempo potenzialità espressiva
MUSEO: perché è uno spazio relazionale che mette in gioco le collezioni con le persone
Un ambiente tra installazione intermediale interattiva e arte ambientale, dove raccontare in forma emozionale la storia dell’Istituto dei Ciechi “Francesco Cavazza”, attraverso il patrimonio degli oggetti usati nel corso degli anni.
La storia dell’Istituto, a partire dalla sua fondazione da parte del conte Francesco Cavazza, diventa così un caso studio sui temi della trasmissione del sapere, dell’innovazione tecnologica, dell’intreccio tra linguaggi, uno stimolo a ragionare sul tema della collezione e del suo uso.
Il Museo Tolomeo è anche il punto di partenza per intraprendere un viaggio con un punto di vista differente sulla città di Bologna, per scoprire che visivo e non-visivo sono modalità complementari per conoscere la realtà.
Il lavoro sul Museo non si chiude con la sua apertura, ma con essa si apre: in questi mesi si è scavato nelle vicende dell’istituto, oltre che nelle sue cantine, per riportarne alla luce la storia - una storia fatta di storie di singoli individui, ognuno con il proprio racconto, la propria esperienza che diventa esempio di una storia più grande: quella dell’Istituto e, con essa, quella di Bologna. Il Museo è solo una prima tappa di questa ricerca, che inizia dal tema della collezione per arrivare a un percorso di consapevolezza e di ri-scoperta di come, nel corso degli anni, in sottofondo alle varie attività svoltesi per e dentro l’Istituto la linea guida di base sia stata una: quella di non fornire una assistenza “sterile” a una categoria in disagio, ma di rendere libere e indipendenti le persone in esso accolte. Una libertà che si conquista attraverso lo strumento della cultura e della conoscenza: dalla scrittura/lettura, passando per la musica, per arrivare a una forte ricerca che ha permesso negli anni uno sviluppo costante di strumenti ad alta componente tecnologica.
Idea e direzione artistica
Fabio Fornasari
Curatori
Lucilla Boschi, Fabio Fornasari
promosso da: Istituto dei Ciechi “Francesco Cavazza”
in collaborazione con
Associazione di promozione sociale dell'arte “ZeroGK”
Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (sezione provinciale di Bologna)
realizzato con il contributo della
Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.
Contributo tecnico di RES.Co srl
Sponsor tecnici: Publierre S.r.l , Latifolia group
Tolomeo’s SOUNDBOX. Scatole sonore per ArtCity 2015