Si è tenuta a Genova, dal 20 al 22 febbraio u.s. la III edizione di "Facciamoci Vedere, dall'intuizione all'inclusione". In mostra un viaggio lungo quasi un secolo.
L'iniziativa nasce dalla volontà della Direzione Nazionale dell'UICI di condividere le buone prassi attuate dalle eccellenze dei singoli territori e dagli
Enti Nazionali o Territoriali collegati; con l'obiettivo di far esporre a tutte
le sezioni regionali dell'Unione le migliori idee, le iniziative attivate sul territorio e
le esperienze progettuali che potrebbero diventare bene comune e, quindi, migliorare i servizi destinati a ciechi e ipovedenti su tutto il territorio nazionale.
Abbiamo così assistito all'esposizione delle migliori iniziative e delle novità
più significative, sia da parte dei Consigli Regionali UICI, sia delle Istituzioni Nazionali come la Biblioteca Regina Margherita di Monza, la Federazione
delle Istituzioni Pro- Ciechi, dell'I.RI.FOr Istituto per la Ricerca la riabilitazione e
la Formazione, la Stamperia Regionale Braille di Catania, l'Istituto dei Ciechi
di Milano, l'Istituto dei Ciechi Davide Chiossone di Genova, l'Istituto Regionale Sant'Alessio di Roma, l'Istituto Ritmayer di Trieste.
La Mostra ha spaziato dalla presentazione di alcuni strumenti di alta tecnologia
che, se venissero commercializzati a prezzi ragionevoli potrebbero rappresentare significativi passi avanti verso la conquista di una sempre maggiore e più completa autonomia di ciechi e ipovedenti; fino alla presentazione di nuovi progetti formativi adeguati a Ciechi e Ipovedenti e/o agli operatori che supportano l'inclusione nelle scuole, nella società e al lavoro; e alla presentazione di una vasta gamma di piccoli ausili che, utilizzati correttamente, consentono di facilitare e favorire i processi di apprendimento o il superamento di tante piccole difficoltà quotidiane.
Il nostro Istituto ha partecipato con un proprio stand con installazione video, lavagna luminosa ed esempi dei materiali utilizzati durante il laboratorio visuo-tattile per
la stimolazione multisensoriale del bambino ipovedente e non vedente.
E la riproduzione plastica in basso rilievo prospettico, di un quadro del pittore tedesco rinascimentale Lucas Cranach il Vecchio. Nell'immagine è raffigurato Cupido mentre si leva la benda dagli occhi, con la locandina dell'evento esplicito riferimento alla conoscenza che disvela ed eleva, secondo le teorie neoplatoniche del tempo (e quella benda che viene tolta, fa pensare a come la conoscenza, la cultura possano favorire il superamento delle pur gravi difficoltà e limiti che la cecità o le forti
minorazioni visive comportano, ma che possono e devono essere vinte).
Ai visitatori è stata permessa un'esplorazione tattile che ha reso percepibile la
qualità estetica e iconografica dell'opera.