Intelligenza Artificiale

Con le sue varie applicazioni, soddisfa l’esigenza sempre più pressante di autonomia nella quotidianità delle persone non vedenti o ipovedenti
Sabato De Rosa

Dissertare di intelligenza artificiale costituisce già di per sé impresa piuttosto ardua in considerazione della vastità di campi attuativi ai quali questa disciplina afferisce; pretendere poi di farlo in maniera esaustiva nello spazio di poche righe di uno scritto a carattere divulgativo è un esercizio impossibile. Cercheremo pertanto, in questo articolo, di offrire alcuni stimolanti spunti di riflessione, nonché situazioni pratiche nelle quali questa scienza ha trovato applicazione eccellente ed altre nelle quali team di esperti stanno tentando di dare risposte soddisfacenti. Proviamo innanzitutto ad attribuire una definizione, sebbene semplicistica, di cosa è l'intelligenza artificiale: l'intelligenza artificiale è quella disciplina che si occupa di studiare e di misurare la capacità di un sistema informatico hardware e software di rispondere, per quanto possibile, alla stregua di un cervello umano in determinate situazioni; la capacità di assumere autonomamente decisioni anche complesse vagliando tutte le informazioni immagazzinate nel sistema stesso. Un esempio eloquente che ha peraltro costituito forse il primo ambito nel quale modelli di intelligenza artificiale sono stati concepiti e realizzati per dare risposte di elevato grado di complessità è quello del gioco; e più precisamente il terreno del gioco degli scacchi ed affini. Da diversi lustri, infatti, giocatori di scacchi di fama e di livello internazionale si sono cimentati nello sfidare computers programmati

all'uopo con risultati alterni. Fatta questa doverosa premessa, esaminiamo uno degli ambiti nei quali l'intelligenza artificiale si è rivelata particolarmente utile e fruttuosa a livello di risultati conseguiti per offrire maggiore autonomia alle persone cieche ed ipovedenti in molteplici aspetti della propria vita: dallo studio all'esercizio della propria attività lavorativa, dalla formazione culturale al soddisfacimento delle esigenze più spicciole ed immediate che si affrontano quotidianamente; ci stiamo riferendo al "trattamento e all'elaborazione delle immagini": tematica questa intesa nell'accezione più ampia possibile del suo significato; problematica e sfida intrapresa non per alleviare le difficoltà di autonomia per le persone minorate della vista, bensì per soddisfare l'esigenza, in primo luogo, di digitalizzare il patrimonio librario cartaceo che nel tempo ineluttabilmente tenderà a dissolversi. Il primo aspetto, dunque, che è stato affrontato nel trattamento e nella digitalizzazione delle immagini è stato quello di poter estrapolare il testo scritto fotografando supporti cartacei; e possiamo affermare che tale aspetto ha trovato soluzioni brillanti ed affidabili: con l'utilizzo infatti di dispositivi hardware di acquisizione di immagini ed appositi softwares cosiddetti OCR (Optical Character Recognition) chiunque può essere in grado di digitalizzare libri, riviste, giornali su supporto cartaceo in modo da avere a disposizione per usi futuri i testi a stampa su dispositivo elettronico; naturalmente anche le persone cieche ed ipovedenti hanno tratto giovamento dall'adozione di queste soluzioni tecnologiche, dal momento che, utilizzando tecnologie assistive per interagire con dispositivi elettronici informatici è possibile fruire di questi testi estratti dalla carta stampata con un margine di errore pressoché inesistente.

Scanner con software OCR (Optical Character Recognition)Si immagini dunque l'impatto decisivo che una tale rivoluzione tecnologica ha significato per le persone disabili della vista: sino a circa trent'anni fa per fruire di un libro occorrevano diversi mesi prima che lo stesso venisse registrato o stampato in braille, cosicché non vedenti ed ipovedenti potessero fruire dei contenuti; con la comparsa sul mercato dei primi scanner e programmi OCR il tempo di fruizione di un testo a stampa si è ridotto drasticamente da diversi mesi ad una manciata di ore! Tra le applicazioni OCR piùefficaciintermini di rapidità di elaborazione e di risultati ottenuti segnaliamo il programma abbyy finereader per piattaforma windows e mac os e l'app knfb reader sviluppato invece per dispositivi mobili apple ed android. Il secondo aspetto della digitalizzazione e del trattamento delle immagini al quale tutti i colossi industriali in campo informatico stanno tentando di dare una soluzione affidabile è quello relativo al riconoscimento dei contenuti presenti nelle immagini in modo da poter ottenere descrizioni testuali delle immagini stesse; si sta cercando, insomma, di offrire una descrizione verbale delle immagini statiche per passare successivamente al riconoscimento e all'interpretazione della realtà che ci circonda. A tal proposito esistono già piattaforme softwares chepermezzodialgoritmi estremamente complessi sono in grado di produrre risultati apprezzabili sia nel riconoscimento dei volti che nell'interpretazione degli scenari; di un certo rilievo è la piattaforma che il noto social network facebook adotta per fornire descrizioni testuali delle foto presenti sulla propria rete a tutti quegli utenti che si avvalgono di tecnologie assistive (screen readers): utilizzando infatti un software di lettura schermo per computer o per dispositivo mobile ci si accorgerà che navigando le pagine del social network di Mark Zuckerberg, in presenza di foto, nella quasi totalità dei casi, sul display braille o attraverso una voce sintetica, l'utente non vedente od ipovedente leggerà una descrizione sommaria dei contenuti presenti nella foto stessa. come accennato dianzi, non soltanto facebook ha raccolto il guanto della sfida: giganti come google e microsoft stanno profondendo sforzi importanti in tal senso: per gli utenti disabili della vista, in termini di ricaduta immediata, vale la pena di segnalare qualche app, soprattutto per dispositivi mobili, che consente di riconoscere scenari e volti sia pescando fra le foto immagazzinate nel proprio dispositivo, sia scattando foto in tempo reale: degne di nota sono app quali, taptap see o camfind, sviluppate sia per piattaforma ios che per piattaforma android che, utilizzando la potenza di calcolo di un computer, eseguono il processo di elaborazione dell'immagine in remoto restituendo la descrizione testuale sul dispositivo mobile dal quale è stata acquisita l'immagine; od ancora l'app seeing ai sviluppata da microsoft che attraverso un'interfaccia semplice ed intuitiva accorpa in se tante funzioni fra le quali la lettura immediata di testi da supporto cartaceo oppure dallo schermo di un dispositivo elettronico, la lettura di testo scritto a mano, il riconoscimento di volti e scenari presenti nelle foto memorizzate nel proprio dispositivo od acquisite in tempo reale, il riconoscimento dei codici a barre che identificano i prodotti e persino il rilevamento del grado di luce presente in un ambiente. Quest'ultima app esegue il trattamento dell'immagine sfruttando l'elevatissima potenza di calcolo raggiungibile mediante i potentissimi processori di cui i dispositivi mobili sono ormai dotati; seeing ai attualmente è stata rilasciata solamente per la piattaforma ios, e dunque per i dispositivi mobili realizzati da apple. allo stato attuale, comunque, i risultati conseguiti sono ben lungi dal poter essere considerati accettabili; ma gli sforzi profusi dai team di scienziati e sviluppatori di software lasciano spazio ad un cauto ottimismo impensabile già solo quattro o cinque anni fa.

Precedente | Successivo

Sommario

Oltre gli archivi

Attualità

Attività

Salute

Tecnologia

Musica

Cultura