Ormai da oltre dieci anni il sig. Nourredine Amirouche si reca regolarmente in Algeria, suo paese natale, e visita diverse città per distribuire materiale essenziale per la formazione e l’autonomia dei disabili visivi: tavolette Braille, cubaritmi, bastoni bianchi ecc…
Questa attività è autofinanziata attraverso il ricavato di una cena che organizza generalmente nel mese di ottobre e alla quale partecipano i tanti amici che gli danno una mano. Negli ultimi tre anni insieme a Nourredine Amirouche si è recato in Algeria Fernando Torrente collaboratore dell’Istituto dei ciechi Francesco Cavazza di Bologna. Inoltre l’Istituto e l’Unione italiana dei ciechi hanno contribuito fattivamente all’opera benemerita di Nourredine Amirouche donando un numero considerevole di tavolette Braille, cubaritmi e nel 2013 l’istituto Cavazza ha donato anche una stampante Braille che Nourredine Amirouche ha destinato alla biblioteca Braille della città di Biskra. Grazie all’atività di Nourredine Amirouche si è creato un contatto fra l’Istituto Francesco Cavazza e l’associazione Forem il cui risultato più significativo, al momento, è raccontato nell’articolo che segue.
Le tre patologie oculari più frequenti in Algeria sono il glaucoma, le complicazioni da diabete e le cataratte. Queste ultime appaiono particolarmente frequenti nel sud del paese. Sono legate alla combinazione di almeno tre fattori : la forte luminosità , le tempeste di sabbia, la scarsità d’acqua . Quando le persone si sfregano gli occhi, tendono inoltre a sviluppare infezioni oculari. La cura di una cataratta è costosa. Il suo costo varia dai 300 ai 1000 dollari. Nove persone su dieci si trovano nell’impossibilità di farsi curare. Nell’ambito delle sue attività umanitarie, la Forem * è intervenuta per rispondere ai bisogni di questa popolazione mandando delle équipes interdisciplinari al fine di organizzare delle campagne di cura della cataratta, (400 persone operate in dieci giorni ad El Oued nel 2008, 400 operate ad Adrar nel 2010, poi 50 a 60 operate ogni anno negli anni successivi). Quest’attività orientata verso la prevenzione e la cura delle malattie oculari ha portato allo sviluppo di molti progetti fra i quali la realizzazione di cliniche oculistiche mobili che percorreranno tutto il Sud.
L’idea si è concretizzata durante la visita della delegazione della Forem a Bologna presso l‘Istituto Cavazza che ha fornito la consulenza necessaria per realizzare questo tipo di “cliniche”. Durante la visita all’istituto la delegazione ha incontrato fra gli altri il dott. Fernando Torrente e il direttore Mario Barbuto alla fine di marzo 2014. In quest’occasione, la delegazione condotta dal Presidente della Forem ha nominato il signor Nourredine Amirouche, che ha la doppia cittadinanza italiana e algerina e vive in Italia da una quarantina di anni rappresentante della Forem in questo paese.
Il Sig. Amirouche dimostra da anni un interesse particolare per i disabili visivi. Ogni anno organizza una cena di raccolta fondi. Il ricavato serve per l’acquisto di materiale per disabili visivi (bastoni, tavolette braille, orologi, giochi…). Tutto questo materiale viene distribuito ai giovani disabili visivi dopo un incontro informativo. La distribuzione avviene la prima settimana di ogni anno in una provincia diversa del paese. É così che nel corso degli ultimi anni varie città sono stati visitate: Biskra, Adrar, Tissemsilt, Tiaret, El Goléa, El Oued… Il signor Amirouche utilizza le sue ferie per dedicarsi all’attività umanitaria, è accompagnato da anni dal Professore Torrente e moglie. A seguito della visita all’Istituto Cavazza una convenzione di partenariato è stata firmata tra la Forem e l’Istituto Cavazza.
Tornato in Algeria, il presidente della Forem ha presentato il progetto della clinica oculistica mobile a Sua Eccellenza Signor Michele Giacomelli, ambasciatore d’Italia che ha immediatamente aderito al progetto. Nel giro di pochi giorni e dopo alcune telefonate ed incontri diversi sponsor hanno accettato di partecipare al progetto: il Sig. Bairi, presidente della società Iveco ad Algeri, il rappresentante della società italiana Condotte ed un produttore di rimorchi per il quale si è trattato della prima esperienza di sponsorizzazione di un progetto. L’intervento è stato realizzato grazie alla disponibilità del Dr.Sadek, oculista volontario della Forem. Non appena uscita dall’officina, la clinica è stata presentata in anteprima, in occasione dell’ inaugurazione “dell’Anno della luce ad Algeri”, al Palazzo della Cultura l’11 aprile 2015 alla presenza della Direttrice Generale dell’Unesco e di vari membri del governo algerino.
La clinica è ufficialmente partita dall’Ambasciata d’Italia di Algeri il 17 maggio 2015, alla presenza di varie personalità, fra le quali Sua Eccellenza l’Ambasciatore d’Italia ed i funzionari dell’Ambasciata, il presidente ed i funzionari della FCE, un rappresentante del Ministero della Salute, il comitato esecutivo della Forem e della stampa. Da allora la clinica è in costante attività nel Sud, il 20 maggio è a El Goléa (900 chilometri a sud di Algeri), il 28 maggio è a Adrar (1500 chilometri a sud di Algeri) doveè stata visitata dal Prefetto e dalle autorità locali….. La clinica ha operato in varie località : Timimoun, Charouine, Ouled Aissan Talmine, Tsabit, Bouda, Tamentit…
Le persone alle quali è stata diagnosticata la cataratta sono state operate dagli oculisti volontari della Forem negli ospedali di Timimoun (1300 km da Algeri) e di Reggane (1700 chilometri) . Questi volontari provengono da diverse regioni dell’Algeria ma anche dall’estero, a rotazione trascorrono una settimana al Sud per lavorare come volontari. La richiesta è diventata tale che la Forem ha dovuto inviare delle squadre mediche a Aoulef (1850 chilometri da Algeri), Timocton, Tit ed Akabli.
Il successo registrato dalla clinica oculistica mobile porta oggi la Forem a progettare una seconda clinica al fine di percorrere il Sud Ovest (province di Tamanrasset e Illizi). Contemporaneamente la Forem sta per ultimare un progetto di una clinica oculistica mobile di chirurgia che permetterà ai medici, una volta effettuata la diagnosi di cataratta, di operare in loco.
*Forem : Fondation pour la Promotion de la Santé et le Développement de la Recherche