In questo articolo ci attarderemo a dissertare di tecnologia a tutto tondo progettata e realizzata, sia sotto l'aspetto hardware che sotto l'aspetto software, da una delle aziende che attualmente detengono una fetta preponderante di mercato globale, soprattutto nell'area dei dispositivi mobili, smartphones e tablet. Non possiamo fare a meno di trattare di questa azienda, perché il lavoro preziosissimo che ha concepito e realizzato per rendere accessibili e fruibili i propri dispositivi a favore delle persone disabili della vista, assume un rilievo talmente straordinario ed importante da collocarla nel novero delle pietre miliari nell'evoluzione tecnologica e sociale della vita delle persone non vedenti ed ipovedenti.
Ci stiamo riferendo alla Apple, multinazionale americana, che condivide e contende la leadership in campo tecnologico ad altri giganti quali Samsung, Google e Microsoft.
La Apple, le cui origini del nome affondano le radici forse in una vecchia attività di uno dei fondatori, Steve Jobs, che pare lavorasse in una piantagione di mele, fu fondata a metà degli anni '70 del ventesimo secolo da due personaggi che successivamente saranno protagonisti della storia della tecnologia in senso lato. Steve Jobs e Steve Wozniak, brillantissimo ideatore e progettista dei primi conputers Apple, sia a livello hardware che a livello software. Questa azienda, che ha la sua sede storica a Cupertino, in California, conobbe alterne vicende. Infatti, ancorché più innovativa ed avanzata sia dal punto di vista meramente tecnologico che da quello dell'interfaccia utente dei software e dei sistemi operativi, non ha mai ottenuto quel successo commerciale auspicato ed agognato, soffocata da due giganti che hanno sempre rivaleggiato con lei: Ibm e Microsoft che, a differenza di Apple, hanno saputo costruire una rete commerciale più efficiente ed efficace, anche grazie a prezzi decisamente più bassi con i quali venivano distribuiti computers cloni delle macchine Ibm con a bordo il sistema operativo windows, progettato e realizzato dall'azienda di Redmond. a partire dai primi anni del nuovo secolo, l'azienda di Cupertino conobbe però un'ascesa inarrestabile grazie alla sfida verso le nuove frontiere della tecnologia che si affacciavano all'orizzonte: la produzione cioè di dispositivi da utilizzare in mobilità quali smartphones, tablets, lettori multimediali ed accessori di vario genere, non ultimi gli smartwatches. La Apple seppe raccogliere il guanto di questa sfida e grazie all'intelligenza, alla lungimiranza, alla fantasia e alla creatività dell'allora Ceo, Steve
Jobs, riuscì a produrre dispositivi che, per design, tecnologia avanzata, qualità della componentistica elettronica, nonché dei materiali utilizzati, rappresentarono e rappresentano tuttora una vera rivoluzione, a giudicare dal gradimento e dall'interesse che l'utenza mondiale continua a manifestare verso questi prodotti. Altro punto di forza che i prodotti Apple possono vantare è costituito dalla scelta di fondo di Apple stessa di realizzare sia l'hardware che il software per i propri dispositivi; elemento questo che conferisce agli stessi stabilità ed affidabilità nel tempo e nell'uso. da non trascurare altresì il supporto che accompagna tutti i prodotti Apple nel proprio ciclo di vita: i computers ed i dispositivi Apple vengono, infatti, supportati per almeno un quinquennio, a differenza di prodotti
analoghi realizzati da aziende concorrenti che hanno un ciclo di vita non superiore ai due anni per quanto attiene al supporto dell'aggiornamento del software con i quali gli stessi vengono equipaggiati.
Ma l'azienda di Cupertino, certamente sollecitata dalla legislazione americana in materia di disabilità (legge ADA - Americans with Disabilities Act), normativa alla quale comunque avrebbe dovuto ottemperare, nonché stimolata dall'arguta intelligenza del Ceo che ha sapientemente costruito la sua irrefrenabile ascesa nel panorama delle aziende leader nel settore dell'innovazione tecnologica, ha voluto dotare tutti i propri dispositivi di tecnologie assistive che ne consentissero la fruizione anche ad utenti disabili; Apple, nell'idea del suo timoniere Steve Jobs, doveva realizzare dispositivi progettati con il concetto del "design for all"; dispositivi che semplificassero, migliorassero la qualità di vita di tutte le persone, nessuna esclusa. e a giudicare dai risultati conseguiti possiamo affermare, senza tema di essere smentiti, che questa azienda ha stravinto anche questa sfida, almeno per quanto pertiene la disabilità visiva. Sono tante le persone non vedenti in tutto il mondo, probabilmente la maggioranza, a detenere uno o più dispositivi prodotti da Apple e ad utilizzarli con evidente soddisfazione. Ripercorriamo sinteticamente la storia di Apple nei processi di integrazione all'accessibilità/fruibilità dei suoi dispositivi in relazione alla categoria di persone affette da disabilità visive. Voiceover, il lettore di schermo che riporta a voce od in braille i contenuti dello schermo di un device di casa Apple vede la luce inizialmente sui computers mac con l'uscita del sistema operativo macos x, versione 10.4, nome in codice tiger. Tale screen reader, inizialmente disponibile soltanto per il pubblico di persone non vedenti ed ipovedenti di lingua anglofona, conobbe l'allargamento della propria platea di utenti con l'uscita di una nuova versione del sistema operativo macos; nome in codice lion, nel quale furono integrate oltre trenta lingue diverse con relativi sintetizzatori di voce. A quel punto, il passo decisivo dell'integrazione del concetto di accessibilità universale nei processi produttivi dell'azienda di cupertino era compiuto: voiceover, dunque, si evolve nel tempo perfezionandosi ed arricchendosi di nuove funzionalità che man mano venivano integrate non soltanto nei computers, bensì anche nei nuovi dispositivi via via immessi sul mercato dal colosso tecnologico americano. Attorno alla prima decade del nuovo millennio fu rilasciato il primo Iphone con tecnologia assistiva a bordo: si tratta dell'Iphone 3gs; e a seguire anche tutti gli altri devices venduti da Apple integravano tecnologie assistive dedicate non soltanto alla disabilità visiva, ma anche ad altri tipi di disabilità: disabilità uditiva, disabilità motoria ecc.... A suffragare questa affermazione, potremmo citare i lettori musicali proposti sul mercato dal gigante americano, gli ipods, nei vari modelli susseguitisi nel tempo a partire dall'ipod nano; potremmo menzionare la Apple tv, i tablets (tutti i modelli di ipads prodotti), tutti i modelli di iphones, come accennavamo dianzi, a partire dal modello 3gs. Concentriamoci ora sulle carateristiche e sugli aspetti più significativi delle tecnologie assistive legate alla disabilità visiva: nei dispositivi con tecnologia touch screen, la Apple, dopo studi accuratissimi condotti anche in collaborazione con altre aziende quali Ibm, ha concepito tutta una serie di movimenti e tocchi da eseguire sullo schermo (gestures) con una o più dita in maniera da rendere efficiente e concreta l'interazione fra utente disabile visivo e dispositivo stesso: con le gestures la persona non vedente è in grado di interagire con tutte le app di sistema e non solo; l'utente cieco od ipovedente è in grado di utilizzare anche app ideate e realizzate da sviluppatori esterni all'azienda di cupertino a condizione che i programmatori, nel disegnare l'interfaccia dell'app tengano conto di tutti i criteri sufficienti e necessari per creare app accessibili.
Nell'evoluzione del sistema operativo ios, il sistema installato a bordo degli smartphones e dei tablets di casa Apple, sono state integrate funzioni sempre più raffinate per rendere anche l'immissione di dati e di testi più confortevole per le persone non vedenti. È stata introdotta una tastiera virtuale che simula il metodo di lettura/scrittura braille che, per chi conosce questo tipo di codice, semplifica e rende più efficiente e produttiva la gestione del dispositivo stesso grazie alla metodologia di immissione largamente collaudata e diffusa. Anche il modo di veicolare le informazioni presenti sullo schermo per i disabili visivi si è ampiamente evoluto. I sintetizzatori di voce si sono perfezionati e risultano essere più gradevoli e comprensibili all'orecchio umano; è possibile leggere il contenuto di una videata anche per mezzo della tecnologia braille. Attraverso l'utilizzo della tecnologia wireless bluetooth si possono interfacciare displays braille allo smartphones od al tablet in modo da interagire col device Apple facendo addirittura a meno di toccarne lo schermo. Con tutti i devices Apple sono accessibili e fruibili tutti i servizi che gli stessi dispositivi rendono disponibili; immaginando di utilizzare un Iphone od un Ipad alle persone non vedenti è consentita la fruizione e l'accessibilità, ad esempio, di tutti i servizi principali legati alla rete internet: posta elettronica, navigazione internet, accesso ai principali social networks ed ai più diffusi di messaggistica istantanea ecc... Dobbiamo riconoscere all'azienda di Cupertino il primato assoluto nello sforzo di progettazione e creazione di dispositivi con tecnologia assistiva di estrema qualità, di certificata affidabilità e di sicura robustezza sotto l'aspetto hardware e software.