Buona visione

Protagonisti non vedenti al cinema e in televisione
Silvia Colombini

Per uno dei paradossi che spesso contraddistinguono il mondo dell’arte, sono in uscita, sugli schermi grandi e piccoli, due film con al centro personaggi non vedenti. Il fatto che queste storie vengano raccontate utilizzando mezzi che hanno nella visione lo strumento principale di fruizione può essere una cosa che a un primo impatto desta meraviglia, visto il tema del racconto, ma resta comunque un fatto pregevole. Cinema e televisione, con la loro produzione incessante di prodotti per l’intrattenimento e la loro accessibilità, hanno la possibilità di raggiungere un pubblico molto vasto. Certo più di quanto, ad esempio, possano fare i libri, che restano comunque prediletti da una fetta decisamente inferiore di persone. Quindi ben vengano film e serie capaci di affrontare temi magari non di “largo consumo”, prodotti di nicchia che, però, grazie ai mezzi sui quali sono veicolati, possono raggiungere un’ampia platea. Tra questi, in uscita in sala c’è il film “Santa Lucia”. Presentato fuori concorso alla 39a edizione del Torino Film Festival alla fine del 2021, il film racconta il ritorno a Napoli di Roberto, uno scrittore cieco, dopo quarant’anni di assenza dalla sua città per un misterioso esilio in Argentina. Interpretato da un grande Renato Carpentieri, il protagonista ritrova luoghi che, ormai, può conoscere solo attraverso i ricordi e vedere nella sua memoria. Locandina del film Santa LuciaIl punto di vista di un uomo che non può vedere, se non nella sua immaginazione, diventa così la guida lungo una Napoli trasformata in luogo metaforico, sognato, quasi come se nell’oscurità fosse possibile ritrovare una visione più illuminata del presente e del passato. Opera prima del regista Mario Chiappetta, non a caso il film si intitola “Santa Lucia”. Oltre a essere il nome del quartiere storico di Napoli da dove partivano gli esiliati in America e in Argentina, Santa Lucia è anche il nome della Santa patrona della vista. In questa storia, però, la condizione di cecità ha più una funzione simbolica e viene utilizzata per rappresentare la condizione di un uomo che, costretto a fare i conti con il suo passato drammatico, si rifiuta di vederlo, per questo risulta incapace di rielaborarlo. Con uno spirito totalmente differente, ecco invece arrivare su RAI 1 la serie “Blanca”. Sin dalla prima puntata, andata in onda a novembre 2021, ci presenta una protagonista forte, coraggiosa e unica nella sua diversità. Blanca Ferrando è una giovane poliziotta non vedente che si presenta al Commissariato di Genova per fare il suo tirocinio in Polizia. Diventata cieca a dodici anni a seguito di un incendio nel quale è stata uccisa la sorella maggiore dal fidanzato geloso, esperta di décodage, vale a dire ascolto analitico delle intercettazioni su file audio, Blanca è spinta nella sua carriera dal desiderio di rendere giustizia all’amata sorella. Interpretata dalla giovane e promettente attrice Maria Chiara Giannetta, Blanca ci mostra una donna forte e coraggiosa che, a dispetto della sua disabilità, è capace di andare contro la diffidenza e i pregiudizi di alcuni colleghi. In molti, infatti, si chiedono come possa una ragazza cieca rendersi utile in un lavoro sul campo come quello delle indagini, ma lei si dimostrerà durante le puntate della serie una presenza preziosa nel risolvere le indagini in corso. Aiutata dal suo cane guida, il fedele bulldog americano Linneo, Blanca è una serie tratta dai romanzi di Patrizia Rinaldi (Edizioni e/o).

Immagine dalla serie Blanca andata in onda su RAI 1Da notare che “Blanca” è la prima serie al mondo che utilizza una speciale tecnica di registrazione chiamata olofonia, grazie alla quale si ottengono effetti sonori quasi tridimensionali, che permettono di riprodurre i suoni in maniera molto simile a come vengono percepiti dall’apparato uditivo umano. Come consulente artistico, inoltre, vanta il nome del Maestro Andrea Bocelli. Visto il successo, di questa serie è già in programma una nuova stagione. “Non avere paura del buio” dice Blanca. E ha ragione. La sua è un’affermazione che ha il sapore della verità. Basta seguire le sue avventure, osservando il coraggio, lo stile, la grinta di questa ragazza contemporanea, per accorgersi che, in fondo, è simile a quello di tanti suoi coetanei, vedenti o meno, che dimostrano davvero ogni giorno, soprattutto in questi tempi cupi per tutti, di non avere paura del buio. E attenzione: in arrivo alla prossima Berlinale l’attesissimo “Occhiali neri” di Dario Argento. Il maestro racconta durante un’eclissi che oscura Roma, le avventure di una giovane che, inseguita da un serial killer, perde la vista in un incidente automobilistico. Guidata da un cane lupo e da un piccolo cinese, sopravvissuto all’incidente, dovranno difendersi dall’assassino sulle loro tracce. Ma questa è un'altra storia, e la scopriremo presto.

 

 

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