La riabilitazione visiva è una possibilità che si può offrire alle persone ipovedenti nei casi dove non è al momento possibile ottenere un recupero della visione soddisfacente con trattamenti terapeutici tradizionali. Il trattamento riabilitativo può comprendere una gamma di possibili interventi che, agiscono direttamente sulla visione, grazie ad esercizi specifici e all’introduzione di ausili che dopo un opportuno addestramento permettono di svolgere alcune attività della vita quotidiana in maniera più semplice ed efficace. Gli ausili ingrandenti, sia ottici che elettronici, sono le tipologie di strumento maggiormente utilizzate sia nella lettura che per migliorare la visione per lontano. La loro ampia diffusione è giustificata dal fatto che ben si adattano a malattie della vista quali la degenerazione maculare legata all’età, condizione che rappresenta oggi la principale causa di ipovisione in Italia. Le nuove tecnologie, favorendo anche l’uso di altri sensi come tatto e udito, conferiscono tante nuove opportunità che, diventano risorse con la guida esperta di Centri specializzati come l’Istituto dei ciechi Francesco Cavazza che da sempre accompagna l’evoluzione di questo settore.Ancora oggi tuttavia l’innovazione, rapida e inarrestabile, non è patrimonio di tutti e da possibile risorsa, può trasformarsi in privilegio di pochi. L’informazione, rivolta ad operatori e possibili utilizzatori, e una maggior comprensione dei bisogni e delle necessità dei disabili della vista, sono azioni oggi prioritarie . A tal proposito, l’Istituto Nazionale Valutazione Ausili e Tecnologie (INVAT), ente di recente formazione, fondato dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, nell’ambito della propria attività, ha dato il via al progetto “D.A.RE.”, in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze. D.A.RE. (Devices & Aids REgister) è uno strumento che permetterà nel tempo di raccogliere maggiori informazioni sugli ausili presenti sul mercato, sulla loro diffusione e conoscenza, e sul loro impatto sulla qualità della vita dei loro utilizzatori.
I dati raccolti grazie anche alla collaborazione di diversi centri specializzati nella riabilitazione visiva, fra cui l’Istituto Cavazza, permetteranno di conoscere meglio la realtà quotidiana dei ciechi e degli ipovedenti italiani per dare risposte sempre più concrete, efficaci e all’avanguardia.