Il termine generosità, deriva dal latino generositate, e a sua volta da gens cioè stirpe, famiglia nobile. Nei tempi antichi, infatti, si credeva che le virtù fossero doti innate delle persone appartenenti alle classi nobili. Anche la generosità apparteneva quindi automaticamente alla nobiltà. I fatti spesso però dimostravano il contrario. Occorre quindi fare un vero e proprio capovolgimento di questo concetto: non si è generosi perché si è nobili ma si è nobili perché si è generosi. Spesso questo termine è associato al dare offerte specie in denaro ma si può esserlo in molti modi. La generosità parte dalle emozioni, dal sentire le altre persone ma anche animali o cose, come parte di noi. Quindi si può essere generosi essendo altruista, provando empatia, non risparmiandosi fatiche. Potremmo sintetizzare dicendo che è generoso chi prende in considerazione l’altro e si adopera per aiutalo ma anche, e forse soprattutto, per farlo crescere affinché possa diventare autonomo. Perché si è generosi? Per amore verso il prossimo ma anche per soddisfare nostri bisogni inconsci. Infatti possiamo provare un senso di gratificazione nell’aver compiuto ciò che riteniamo essere un nostro dovere morale, o non dover provare un senso di colpa o anche perché si pensa di meritare gratitudine da parte di altre persone, sia quella che abbiamo aiutato, sia quelle che lo sono venute a sapere. Altre volte la causa è nel non sapere dire “no”. E chi non è generoso? Anche in questo caso, le cause possono essere diverse. Non è stato educato o abituato ad alcuni valori, o è stato suggestionato da una società che punta spesso all’egocentrismo e all’edonismo, o può essere rimasto deluso o addirittura ferito dall’ingratitudine dimostrata dalla persona a cui ha fatto del bene, o può avere ricevuto spinte a guardare maggiormente ai propri interessi personali di animo o economici. Occorre quindi trovare un giusto equilibrio fra l’Io e l’altro. È difficile? Sì, ma non è impossibile!
TEST
1) In albergo vicino a te c’è una persona sola di media età
a) attacchi discorso
b) pensi che gradisca stare solo
c) se parlerà con te, gli risponderai
2) In ufficio c’è confusione e tu devi fare un lavoro importante
a) aspetti di fare il lavoro quando ci sarà più calma
b) chiedi di fare silenzio
c) ti concentri e lavori
3) La causa più frequente del fallimento del matrimonio è
a) l’istituzione stessa del matrimonio
b) l’egoismo di uno o entrambi i coniugi
c) difficoltà di dialogo
4) Sparlare di un conoscente
a) non lo fai mai
b) non vorresti ma poi lo fai
c) è normale farlo
5) Chi dice “vado alla radice”?
a) un boscaiolo
b) chi vuole scoprire le vere cause
c) un dentista
6) Hai fatto le valigie e ti accorgi di aver messo
a) di tutto e di più
b) ciò che effettivamente serve
c) meno del necessario
7) Dopo una discussione con un amico
a) lo chiami per chiarirti
b) aspetti che ti contatti
c) aspetti a vedere cosa succede
8) In una rivista ti incuriosisce
a) l’attualità
b) l’oroscopo
c) l’articolo scientifico
9) Conosci persone con idee diverse dalle tue
a) eviti di parlare
b) se ti capita, parli con loro
c) ti piace confrontarti
10) Hai dei problemi
a) cerchi aiuto
b) li affronti
c) aspetti che passino
11) La famiglia è
a) sicurezza
b) limitazione
c) solidarietà
12) Alla parola “banda” associ
a) gruppo di delinquenti
b) frequenza di trasmissioni
c) gruppo musicale riuscito
13) Devi assumere delle persone
a) ti rivolgi ad un ufficio specializzato
b) le valuti con dei colleghi
c) le scegli direttamente tu
14) Per continuare un’amicizia, quale proverbio è più adatto
a) perché l’amicizia tenga, che un regalo vada e che l’altro venga
b) patti chiari, amicizia lunga
c) chi trova un amico, trova un tesoro
15) Le ferie servono per
a) riposarsi
b) fare nuove conoscenze
c) divertirsi
PUNTEGGIO
Domanda A B C
1) 2 1 3
2) 1 2 3
3) 1 2 3
4) 3 2 1
5) 2 3 1
6) 2 2 1
7) 3 1 2
8) 3 1 2
9) 1 2 3
10) 2 3 1
11) 2 1 3
12) 1 2 3
13) 2 3 1
14) 1 2 3
15) 1 3 2
SPIEGAZIONE
DA 45 A 35 PUNTI:
DA SOLI SI VA PIÙ FORTI, INSIEME SI VA PIÙ LONTANO
Aiutare gli altri ti viene spontaneo perché l’hai visto fare realmente e non solo a parole oppure, al contrario, hai sofferto nel sentirti dire dei no e hai promesso a te stesso di non assomigliare a quelle persone. Per te non è importante solo ciò che dai ma anche come lo dai. Tutto ciò fa di te una bella persona, apprezzata e amata da molti. Attenzione però perché, a volte, ci sono dei limiti che non possono e non devono essere superati. Un conto è essere generosi, un conto è non lasciare che gli altri si approfittino di te. Guarda dentro di te ma non perdere il tuo animo generoso.
DA 36 A 26 PUNTI:
CHI TROVA UN AMICO TROVA UN TESORO, CHI TROVA UN TESORO TROVA 100 AMICI
Sei indeciso e guardingo, hai slanci di generosità ma temi che gli altri ne possano approfittare. Generosità è anche insegnare agli altri a crescere, ad apprezzare ciò che hanno e a ricambiarlo. Generosità è permettere agli altri di diventare autonomi e insegnare che, a loro volta, possono trasmettere il piacere di aiutare. Quando il bene diventa reciproco, forma una catena che può trasmettere benessere ma soprattutto, gioia.
DA 25 A 15 PUNTI:
SI PUÒ INIZIARE CON UN SORRISO
Fai fatica ad aprirti agli altri forse perché fatichi ad aprirti a te stesso. Forse, nel tuo passato, hanno scambiato la tua generosità per un atto dovuto e hai sofferto di ciò. Forse frequenti persone che giudicano male chi è generoso, forse pensi di non avere nulla da dare. Non aprirsi agli altri può portare ad avere più beni e successo ma può portare a chiudersi e isolarsi. Puoi provare a fare piccole gentilezze e potresti accorgerti che ciò che ricevi è superiore a ciò che dai. Perché non iniziare?