Per l’estate 2020 l’Istituto Cavazza e l’I.Ri.Fo.R. dell’Emilia Romagna hanno organizzato un campo educativo, abilitativo e riabilitativo presso Borgo Basino - Fattorie Faggioli, un’azienda agrituristica ecostenibile e multifunzionale dell’Appennino tosco-romagnolo e una fattoria didattica con ampia esperienza di attività laboratoriali per bambini e ragazzi.
Nell’anno della pandemia, dopo i mesi del lockdown particolarmente duri per i minori con disabilità e per le loro famiglie (alle prese con le difficoltà della didattica a distanza e con la fatica ad entrare in relazione con i coetanei in mancanza della scuola e delle attività sportive e laboratoriali pomeridiane), abbiamo ritenuto fondamentale esserci, non mancare al nostro annuale, tanto atteso, appuntamento estivo, con la proposta di una vacanza all’aperto, immersi nel verde delle colline, in sintonia con la natura, all’insegna della CURA (prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’Ambiente).
Il progetto di Eco Campus nasce ben prima dell’emergenza sanitaria: avevamo infatti già programmato di proporre ai ragazzi con disabilità visiva un’esperienza del tutto nuova, dopo anni di soggiorno al mare. Questa scelta si è rivelata provvidenziale perché ci ha permesso di organizzare una vacanza in tutta sicurezza, in un contesto protetto, non affollato, rispettando tutte le regole sul distanziamento sia all’esterno sia all’interno degli appartamenti dell’agriturismo. Molto tempo abbiamo speso ad informarci, studiare le normative, formare gli operatori e adeguarci alle linee guida regionali e nazionali in tema di prevenzione del contagio. La vacanza è stata organizzata su due turni di 1 settimana ciascuno (ogni turno ha ospitato 14 minori con disabilità visiva) ed è stata all’insegna dell’outdoor education.
Federica Faggioli ed Evan Welkin di Borgo Basino hanno curato i laboratori della fattoria didattica: la conoscenza degli animali (asine, capre, galline), le attività nell’orto, la lavorazione della cera delle api per produrre candele, la conoscenza delle erbe aromatiche, il “Beauty Lab” con la realizzazione di maschere di bellezza all’argilla fatte dai ragazzi, la pizza e infine l’esperienza del tiro con l’arco.
A cura del nostro team di operatori sono stati realizzati altri laboratori e attività: laboratorio dedicato ai temi dell’ambiente e dell’ecologia, passeggiate nell’Appennino (anche notturne!), attività di nuoto e di acquaticità in piscina, laboratori di cucina, la caccia al tesoro in Braille, le serate intorno al fuoco dedicate alla musica, ai giochi e alla lettura.
Per la prima volta in assoluto, si è sperimentato con bambini e ragazzi con disabilità visiva la Philosophy For Children: il laboratorio, condotto da Faustino Rizzo, aveva come obiettivo il potenziamento dei processi di pensiero, di concettualizzazione e di ragionamento attraverso strumenti e metodi specifici.
Durante il soggiorno tutti i ragazzi hanno anche avuto la possibilità di trascorrere qualche ora in compagnia dell’istruttore di orientamento e mobilità e di autonomie personali Marco Fossati, secondo una formula individuale ed individualizzata che è stata da tutti molto apprezzata.
Eco Campus 2020 è stato un bellissimo campo estivo perché ha portato in tutti noi (operatori e ragazzi) speranza, serenità e un senso di normalità, in un periodo così carico di tensioni e di incertezze. Alle Fattorie Faggioli, grazie alla disponibilità e alla gentilezza dei gestori, ci siamo sentiti accolti e sicuri, più centrati con noi stessi e più in armonia con l’ambiente circostante.
Non dimenticheremo la gioia dei bambini e dei ragazzi non vedenti e ipovedenti quando hanno potuto finalmente rincontrarsi, il desiderio di stare un po’ lontani da casa per sperimentarsi in autonomia, l’entusiasmo di provare e di scoprire cose nuove, talvolta mista ad un po’ di paura, il loro bisogno di sentirsi grandi ma anche di essere ascoltati, rassicurati e presi per mano.
“Mi sono sentita accolta come in famiglia” ha detto una ragazza e un bambino di soli 10 anni, alla sua prima esperienza al campo, ci ha confidato: “Ora la mia autostima è un po’ più alta perché ho capito che valgo qualcosa”.