Il Cavazza che verrà

In sintesi le attività svolte, nell’anno appena passato, dall’Istituto Cavazza nelle sue varie articolazioni e un breve cenno ai progetti in cantiere. Costanti rimangono nel tempo i temi di fondo che lo vedono protagonista: autonomia e inclusione; creatività e lavoro; immaginazione e conoscenza; salute e bellezza
Silvia Colombini

Quando comincia un nuovo anno, ci ritroviamo sospesi in un futuro che speriamo pieno di nuovi avvenimenti, esperienze, emozioni. Per affrontarlo, è bene progettare attività che possano rendere i giorni che ci aspettano densi di prospettive e orizzonti, giorni capaci di farci sentire utili e di dare un senso compiuto alle nostre vite. Nel corso del 2022 , al Cavazza abbiamo organizzato mostre tattili, biblioteche senza barriere, laboratori multisensoriali per bambini con disabilità visiva, percorsi professionali per operatori della comunicazione, seminari a tema lavoro e disabilità, campi estivi sportivi, percorsi inclusivi nel verde e molte altre iniziative. E altre sono pronte anche per il 2023 . Tra le tante, è in partenza l’attività di “Sensilibri - Codici comunicativi in dialogo nel paesaggio 2023”, a cura di ReMida Bologna Terre d'Acqua con la collaborazione del Museo Tolomeo dell’Istituto dei Ciechi F. Cavazza e dell'Associazione culturale Selvatica. Dedicato agli alunni di scuole di ogni ordine e grado della Provincia di Bologna e Ravenna, “Sensilibri” prevede incontri rivolti a ragazzi, ma anche a cittadini e famiglie, finalizzati alla condivisione di storie inerenti il paesaggio che ci circonda. I partecipanti potranno esplorare tutti i modi che abbiamo di raccontare una storia: voci, parole, corpi che abitano i luoghi intorno a noi e che ci includono tutti.

Presentazione di "Sensilibri"- Bologna

Passando dalla creatività al lavoro, è stata rinnovata la collaborazione ventennale tra l’Istituto e il CTC (Centro di formazione della Camera di Commercio di Bologna). Sono previsti percorsi formativi con al centro l’inclusione lavorativa rafforzata da competenze certificate. Oltre a questa, prosegue la convenzione con la Regione Emilia-Romagna per l’ampliamento dell’organizzazione bibliotecaria e archivistica per catalogare il patrimonio della biblioteca e degli archivi dell’Istituto e fornire a un pubblico più vasto e alla rete bibliotecaria regionale tutte le competenze nel settore degli ausili per non vedenti acquisite nel tempo. Lo scopo è quello di garantire a coloro che vivono una condizione di disabilità visiva tutti gli strumenti per accrescere autonomia e inclusione nella società. Proseguono anche i workshop di “Bloom Again”, progetto per il quale abbiamo realizzato 5 video-tutorial formativi indirizzati a organizzatori ed educatori che prenderanno parte ai futuri campi estivi organizzati dai partner di progetto. Per gli adulti, visto il successo della passata edizione, continuano i laboratori “Limitless”, dedicati agli over 65 affetti da cecità e ipovisione per favorirne l’accesso alle risorse digitali e ridurre così l’esclusione alla vita sociale, determinata dall’età e dalle condizioni fisiche. E dato che la tecnologia e la conoscenza sono sempre più al centro delle nostre vite, rappresentando uno strumento fondamentale e imprescindibile per l’inserimento in ogni contesto professionale e sociale, saranno attivi nel 2023 anche i laboratori per ricondizionamento delle apparecchiature elettroniche e di approfondimento per lettura e scrittura in braille. Helen Keller, la grande scrittrice e attivista americana sordo - cieca, la cui storia ispirò il film Premio Oscar “Anna dei miracoli”, diceva che “Noi tutti, vedenti e non vedenti, ci differenziamo gli uni dagli altri non per i nostri sensi, ma nell'uso che ne facciamo, nell'immaginazione e nel coraggio con cui cerchiamo la conoscenza al di là dei sensi.”.

Donatella Bellini Presidente CTC e Elio De Leo Presidente dell'Istituto Cavazza - firma del patto di collaborazione, BolognaParole ispiratrici per tutti, che ci spronano a una visione del 2023 improntata all’energia per un anno nel corso del quale è necessario continuare lungo una strada dove anche la salute è molto importante. Continueranno, infatti, gli appuntamenti con “Amgo”, progetto di prevenzione dell’ambliopia che affligge i bambini più piccoli, e i corsi in Ausilioteca, per formare al meglio quelle figure specializzate (ortottisti, oculisti, psicologi, educatori, pedagogisti, terapisti, tiflologi, operatori di orientamento e mobilità, ottici e altri) che potranno così ampliare le loro conoscenze per assistere al meglio, ognuno nel proprio ruolo, tutte le persone con disabilità visiva. Senza dimenticare la bellezza, elemento capace di alleggerire la pesantezza dei nostri giorni, di salvare le nostre vite e che non sempre, come si dice, risiede negli occhi di chi guarda. Lo dimostra il progetto per lo sviluppo della sensibilità artistica per persone non vedenti in camera oscura con la tecnica della rayographia (termine coniato dal grande artista e fotografo dadaista Man Ray). Il progetto, chiamato, “Camera chiara” permette anche a chi non vede di vivere un’esperienza con le immagini fotografiche aiutando così a sviluppare, insieme alle fotografie, anche la propria sensibilità artistica. Alla fine, è sempre questo il punto: la sensibilità. Non inserita nei cinque sensi canonici, permette però di amplificarli tutti. É la capacità che possiede ogni essere umano di percepire dentro di sé la condizione dell'altro, rendendolo così parte del sentire di qualsiasi creatura gli si trovi davanti. La sensibilità ci permette non solo di comprendere la natura, i sentimenti, la sofferenza delle altre persone, ma anche di immaginare un modo per provare a essere d'aiuto. Forse è proprio quello il sesto senso che possiamo sviluppare, quello che se ci fermiamo un attimo ad ascoltare il nostro cuore possiamo esercitare, e che speriamo ci possa guidare lungo un nuovo anno capace di sorpenderci ancora una volta. Capace di renderci, forse, più sensibili.

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