Il Teatro Brunetti

Elegante nei palchi, ringhiere e soffitti divenne uno dei luoghi di spettacolo bolognesi più all’avanguardia e fu consacrato alla “divina” Eleonora Duse dopo una sua trionfale esibizione
Maria Chiara Mazzi

Il nostro viaggio nei teatri di Bologna arriva ad un luogo ancora oggi importante sede di spettacoli: il Teatro Brunetti. Costruito dall’ingegner Antonio Brunetti che aveva acquistato nel 1822 la sede del collegio dei Nobili di San Saverio dei Gesuiti in via Cartoleria Vecchia, il teatro viene inaugurato nel gennaio del 1831: la bella sala è illuminata da centinaia di candele e dai 14 palchi, come scrive una cronaca, “il numeroso pubblico ha modo di ammirare l'eleganza di palchi, ringhiere e soffitto dipinti con buon gusto”.

Emilio Brunetti - Ritratto del fondatore dell'omonimo teatro di Bologna, oggi teatro DuseIl proprietario non ha la licenza per gli spettacoli a pagamento e quindi si limita a proporre marionettisti e attori dilettanti fino al 1860, quando una ristrutturazione trasforma il Brunetti in uno dei luoghi di spettacolo bolognesi più all’avanguardia. Il locale, abbellito dalle decorazioni pittoriche di Valentino Solmi, Luigi Busi, Gaetano Lodi e Giuseppe Ravegnani, è dotato di riscaldamento con caloriferi, di una cassa armonica posta sotto l’orchestra e di un moderno impianto di illuminazione a gas. E, per unire l’utile al dilettevole, durante gli intervalli ci si può confortare con cotechini, salsicce, passeri arrosto e vino. Nel 1873 viene poi ampliato e raggiunge la capienza di 2000 posti e nel 1880 diviene sede dei "Concerti Popolari" nei quali Luigi Mancinelli propone la domenica pomeriggio a prezzi modici il repertorio sinfonico. Nel 1896 per la prima volta a Bologna arriva il cinematografo e, preceduti da una pantomima che affianca una danzatrice sul filo e un cavallo al salto, vengono proiettati alcuni brevi filmati dei Lumière.

Teatro Duse - via Cartoleria, BolognaNon mancano i grandi interpreti, e se nel 1882 Sarah Bernhardt recita “La Dame aux camelias", nel 1898, in occasione di una serata trionfale nella quale Eleonora Duse si esibisce ne "Il sogno di un mattino di primavera" di D'Annunzio il teatro cambia nome e viene intitolato alla "Divina". Ampliati gli spazi nelle gallerie, allargato il boccascena e dotato di luce elettrica: il teatro riapre poi nel 1904, alternando sul palcoscenico fino ad oggi, concerti e operette, opere liriche, prosa e rivista.

Emilio Brunetti - Ritratto del fondatore dell'omonimo teatro di Bologna, oggi teatro Duse

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