Viaggiare è un’esperienza formativa e stimolante anche per ipovedenti e non vedenti. Al giorno d’oggi molte capitali europee, e non solo le capitali, sono anche ben attrezzate sia con indicazioni tattili che con ausili acustici ai semafori e sui mezzi di trasporto. Se da un lato vale comunque la pena spostarsi per incontrare culture diverse, assaporare nuove tradizioni gastronomiche e percepire atmosfere inusuali, dall’altra parte resta però la frustrazione per ipovedenti e non vedenti di non potere godere a pieno del patrimonio artistico del paese che si sta visitando. Già nel 1998 rimasi colpito dalla presenza di un plastico in bronzo del castello di Edimburgo messo a disposizione per una “visita tattile” in prossimità del belvedere dove i turisti si fermavano ad ammirare la fortezza che ospitò il Re di Scozia. Venticinque anni dopo, ho potuto rilevare che al British Museum di Londra è stata allestita una sala in cui le persone prive della vista possono esplorare con il tatto un modello in scala del Partenone di Atene, ricostruito nello splendore che doveva avere quando fu realizzato nel quinto secolo avanti Cristo. Alle pareti della stessa sala sono appesi ad altezza d’uomo, e a portata di mano, i calchi degli splendidi bassorilievi plasmati nel marmo dallo scultore noto come Fidia (490-430 a. C. circa) e che decoravano il fregio del tempio dedicato alla dea Athena Parthènos. Le sculture provenienti dall’Acropoli della capitale greca, rimosse dalla loro collocazione originale e trasportate in Inghilterra nei primi dell’Ottocento, sono probabilmente le opere d’arte più famose ma al British Museum si possono vedere, ma non toccare, reperti che partono dalla civiltà dei Sumeri e arrivano a quelle delle Americhe precolombiane e dell’Oceania, financo ad un piccolo moai dell’isola di Pasqua. La visita completa del museo richiede più di una giornata tuttavia, poiché l’ingresso è gratuito, può valere la pena andarci anche solo per visitare l’unica sala tattile, quella dedicata al Partenone, tenendo però presente che si rischia di fare una lunga ma diligente coda all’ingresso. Un’altra meta irrinunciabile un po’ costosa, ma gratuita per l’accompagnatore di disabile, è la Torre di Londra dove si visitano i camminamenti lungo le mura, una vasta collezione di armi, cortili e palazzi talvolta animati da figuranti che raccontano storie legate al grande maniero. Lungo i percorsi a tratti scabri e con ripide scale, si possono sfiorare pietre antichissime, porte di quercia e chiavistelli in ferro battuto, si percepiscono le acque del Tamigi e si può udire il gracchiare sinistro dei corvi che ricordano chi nel castello fu imprigionato e giustiziato. Sparsi nei cortili si trovano, a portata, di mano cannoni delle più svariate epoche e fogge. Dunque, British Museum e Tower of London sono entrambe mete che meritano di essere visitate con o senza la vista.
La collezione più esclusiva è però quella dei gioielli della corona britannica custodita all’interno di un poderoso caveau. Accanto alle teche blindate che contengono scettri e corone d’oro tempestati di gemme preziose dal 2012 sono esposte le riproduzioni tattili dei simboli regali oltre ai modelli che illustrano come fu trovato e poi tagliato il grande diamante Koh-i-Noor.