Bologna è conosciuta come la "Dotta" per il suo ricco patrimonio culturale, la "Rossa" per i portici e l'architettura in mattoni, e la "Ghiotta" per la sua tradizione culinaria. Ma c'è una tradizione natalizia che sfugge persino a qualche bolognese: quella dei presepi. La tradizione del presepe ha infatti radici antiche, risalenti al XIII secolo, influenzata da San Francesco d’Assisi che, nel 1223, allestì il primo presepe vivente a Greccio, in Italia. L’idea del presepe si diffuse rapidamente in tutta Italia, diventando parte integrante della cultura natalizia in molte comunità, segnando un passaggio dalla mera celebrazione religiosa a un'esperienza culturale e sociale.
Durante il periodo natalizio, le piazze di Bologna si animano di mercatini che offrono artigianato locale e delizie gastronomiche, mentre i presepi vengono esposti in chiese, case e mostre, diventando protagonisti di eventi che celebrano questa arte. Oltre a essere simboli religiosi, i presepi bolognesi rappresentano un'importante espressione del patrimonio culturale della città. A Bologna si possono ammirare due tipologie di presepe: quello tradizionale, che rappresenta la Natività in modo classico, e il "presepe di tradizione popolare", che ritrae scene di vita quotidiana con personaggi tipici, come contadini e artigiani. Della prima categoria fa sicuramente parte uno dei tesori della città: il presepe custodito nella basilica di Santo Stefano, conosciuta anche come "Sette Chiese", considerato uno dei più antichi al mondo. Risalente al XIII secolo, è un capolavoro artistico che racconta la Natività con figure dettagliate e scene evocative. La rappresentazione dell’Adorazione dei Magi, risalente all’epoca gotica, è stata restaurata nel 1983 dopo un periodo di deterioramento. Un successivo intervento conservativo nei primi anni 2000 ha portato l'opera, inizialmente esposta nella Pinacoteca di Bologna, a essere riportata definitivamente a Santo Stefano nel 2007.
L'autore delle statue rimane ignoto, ma si ipotizza possa trattarsi del Maestro del Crocifisso del 1291. Le cinque statue, realizzate in legno di tiglio e olmo, raffigurano la Vergine con il Bambino, San Giuseppe e tre Magi. Notabile è il fatto che uno dei Magi, inginocchiato e senza corona, simboleggi la decadenza della regalità umana di fronte a quella divina.
Negli ultimi anni, alcuni artisti e cittadini hanno iniziato a sperimentare forme più moderne di presepe, integrando elementi contemporanei e innovativi. Un esempio è il Gran Presepe di Via Azzurra, allestito da due residenti nel giardino della loro abitazione. Dal 1° dicembre al 6 gennaio, i due coniugi arricchiscono l’installazione con nuove statue e scenografie, spesso realizzate con materiali riciclati, raccontando non solo la Natività ma anche la vita quotidiana bolognese. Ogni anno, gli artisti reinterpretano scene classiche, creando un punto d'incontro tra tradizione e modernità. La cura dei dettagli e l’atmosfera accogliente rendono questo presepe un must per chi vuole immergersi nello spirito natalizio della città.
La varietà di presepi a Bologna arricchisce il panorama natalizio e riflette la sua anima vibrante e in continua evoluzione. Ogni presepe racconta una storia unica, affondando le radici nella tradizione ma aprendo a nuove esperienze. Questa fusione di passato e presente invita residenti e visitatori a immergersi in una cultura viva, dove ogni dettaglio è un omaggio alla storia locale e alla creatività contemporanea.