Ausili, giochi e giocattoli

Mettere a sistema un laboratorio dove i genitori possano realizzare, per i figli con disabilità visive, ausili facilmente realizzabili, anche ludici
Marco Fossati - docente di educazione fisica, esperto in scienze tiflologiche I.Ri.Fo.R.

Potrebbe essere decisamente vantaggioso poter avere una serie di ausili facilmente realizzabili.

 

Poter attivare dinamiche collaborative da parte dei familiari o delle persone con disabilità visiva potrebbe portare allo sviluppo di situazioni ottimali.

 

Sia da parte dei genitori dei bimbi ma anche per i familiari delle persone più adulte e anche anziane.

 

Un sistema, dove la famiglia possa realizzare fisicamente, in base alle proprie competenze, possibilità e necessità, uno strumento o un ambiente idoneo di apprendimento e benessere.

 

Potrebbero essere aiutati e supportati dai tecnici tiflologi per realizzare in modo autonomo delle forme di strutturazione dell’ambiente o degli oggetti specifici.

 

Sicuramente le diverse iniziative e possibilità che l’Istituto Ricerca Formazione Riabilitazione Nazionale incentiva e sostiene sul territorio del nostro stivale ci possono aiutare a pensare situazioni possibili. Avendo partecipato a G.E.S.T.I. Gioco E Sperimento Tutto Insieme, e potendo frequentare gli incontri del ciclo per genitori "Insieme si cammina più sicuri" ho avuto la possibilità di notare situazioni dove questo sistema potrebbe rivelarsi produttivo. Frequentando i genitori ho potuto notare come ci sia una grande voglia di essere coinvolti in momenti di crescita e di divertimento con i propri figli.

 

Durante alcune iniziative ricreative, abbiamo ricercato volutamente delle attività che ci permettessero di giocare con genitori e figli nello stesso luogo e momento.

 

Giocando e passando del tempo con queste due diverse componenti abbiamo notato da parte di entrambe il piacere di essere lì e di giocare insieme.

 

Era come se i figli concedessero a mamma e babbo la condivisione degli educatori, con il piacere di condividerli. E al contempo i genitori potevano vedere i propri pargoli in dimensioni, rapporti e relazioni che difficilmente possono osservare, vivendole anche come attori protagonisti.

 

Altro aspetto apparente era il piacere di ritrovarsi tra genitori e condividere situazioni, pensieri, timori e sicurezze comuni.

 

Mettendo a sistema un laboratorio di ausili ci potrebbe essere una presa in carico, non solo di tutti gli aspetti che riguardano il familiare, con disabilità visiva, sia un figlio, un genitore o un coetaneo, ma anche di pensare a lui nella realtà di tutti i giorni con una modalità proattiva.

Gioco di società per genitori e figli

Anche se prendiamo lo strumento dell’I.C.F. dell’Organizzazione Mondiale della Sanità troviamo come una diretta partecipazione al benessere delle persone possa essere a sua volta generatrice di situazioni positive e più salutari.

 

Poter pensare ad un lavoro pratico, anche da svolgersi in un piccolo gruppo di persone adulte potrebbe raccogliere questi spunti positivi.

 

Sempre dalla frequentazione con i familiari appare comune la richiesta di giochi e giocattoli specifici, con i quali far giocare i figli, giocare con i figli e poter proporre alla Scuola o ai gruppi amicali dei pari. Si potrebbe pensare di svolgere dei laboratori per i genitori per la costruzione pratica di balocchi e ambienti facilitatori.

 

Si potrebbe pensare anche di arrivare a una piattaforma online

 

dove persone, o realizzano dei tutorial, o scrivono delle istruzioni, o presentano comunque delle idee che potrebbero essere ripetibili. Ripetibili e migliorabili in una dimensione open source.

 

In modo da avere uno scambio esteso a livello Nazionale che faciliti la comunicazione e lo scambio di “buone pratiche educative”.

 

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